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Migliori stufe elettriche

Le migliori stufe elettriche a basso consumo selezionate per rapporto qualità prezzo, oltre a classifica e recensioni trovi anche la guida alla scelta.

Classifica migliori stufe elettriche

Argo Ambient

recensione Argo Ambient

Pro

  • Estetica gradevole
  • Buona qualità dei materiali
  • Funzionamento silenzioso
  • Ampio raggio di oscillazione
  • Autospegnimento in caso di ribaltamento o posizione inclinata

Contro

  • Manca il telecomando
  • Non si può programmare lo spegnimento

Argo Ambient è una stufa elettrica dotata di due resistenze tubolari in fibra di carbonio per riscaldare ambienti di piccole dimensioni. Nonostante i naturali limiti estetici di tale tipologia di apparecchi, il design si fa comunque apprezzare per l’elegante finitura.

La struttura risulta piuttosto solida ed è composta da una base di forma ovale con larghezza di 38 centimetri, mentre l’altezza raggiunge i 70 centimetri. Molto comodi sia l’avvolgicavo che la maniglia integrata per facilitare il trasporto.

Ricordo che questo modello è dotato di microinterruttore inserito sotto la base per lo spegnimento automatico in caso di ribaltamento oppure posizione oltre una certa inclinazione. Per evitare pericolosi surriscaldamenti interviene l’apposito dispositivo di sicurezza.

Il funzionamento è davvero elementare dovendo agire sulla manopola per scegliere tra modalità Comfort con entrambe le resistenze inserite e massima potenza di 1000 watt oppure modalità Eco con un solo elemento accesso e consumo di 500 watt. In aggiunta c’è il pulsante per attivare il movimento oscillatorio destra / sinistra con angolo di 70°, in modo da distribuire più uniformemente il calore.

Argo Ambient rappresenta una buona scelta di acquisto per alzare la temperatura in locali fino a 20 metri quadri. Il riscaldamento dell’ambiente avviene rapidamente per irraggiamento, ovvero agendo direttamente sulle superficie e non sull’aria.

Tra i principali vantaggi possiamo annoverare la possibilità di attivare una sola resistenza per limitare i consumi e il funzionamento molto silenzioso. L’assenza di ventilazione evita fastidiosi rumori e rende l’utilizzo adatto in camera da letto.

Per quanto riguarda i limiti emersi nel corso della prova, secondo la mia opinione riguardano la mancanza di un telecomando e l’impossibilità di programmare un timer dovendo provvedere allo spegnimento manuale.

Olimpia Splendid Solaria Evo 99545

recensione Olimpia Splendid Solaria Evo 99545

Pro

  • Prezzo conveniente
  • Dimensioni compatte
  • Facile da trasportare
  • Tre livelli di potenza selezionabili
  • Sistemi di anti-surriscaldamento e spegnimento automatico in caso di ribaltamento

Contro

  • Struttura completamente in plastica
  • Inadatta per l’impiego in bagno
  • Non dispone di telecomando
  • Impossibile programmare lo spegnimento

Olimpia Splendid Solaria Evo 99545 è una stufa elettrica progettata per riscaldare piccoli ambienti irradiando il calore tramite tre lampade alogene. La base di 32 x 22 centimetri e l’altezza di soli 58 centimetri offrono ingombri limitati che facilitano il collocamento e rendono molto pratico il trasporto. Grazie alla maniglia integrata serve un minimo sforzo per spostare i circa 2 chilogrammi di peso.

La stabilità è assicurata dalla base sufficientemente ampia e piedini antiscivolo che riducono al minimo il rischio di cadute accidentali. Comunque, in tale evenienza scatta il microinterruttore che provvede a spegnere il dispositivo. L’arresto automatico avviene anche in presenza di un surriscaldamento, così da garantire un utilizzo in totale sicurezza.

Per quanto riguarda le prestazioni, disponiamo di una potenza massima di 1200 watt per irradiare rapidamente il calore nel locale accendendo tutte e tre le lampade. In alternativa posso decidere di attivare un solo elemento con minimo assorbimento di 400 watt oppure due lampade con potenza totale di 800 watt. In aggiunta dispongo della funzione di oscillazione per meglio diffondere il calore nel locale.

Olimpia Splendid Solaria Evo 99545 rappresenta una valida ed economica scelta per riscaldare rapidamente ambienti di al massimo 15 metri quadri, senza incidere troppo sui costi in bolletta. Un modello non adatto per l’impiego in bagno vista l’assenza di apposita protezione nei confronti di eventuali schizzi d’acqua.

Secondo la mia opinione, altri punti deboli riguardano l’assenza del telecomando, mancanza del timer per programmare lo spegnimento e struttura interamente in plastica abbastanza delicata.

Ardes AR4P04R

recensione Ardes AR4P04R

Pro

  • Design ricercato
  • Occupa poco spazio
  • Spegnimento automatico in caso di caduta
  • Gestibile con telecomando
  • Pannello di controllo con display LED
  • Timer per programmare lo spegnimento

Contro

  • Apparecchio adatto per riscaldare solo ambienti molto piccoli
  • La ventola rimane sempre in funzione nella modalità automatica
  • Nessuna protezione contro gocce d’acqua

Ardes AR4P04R è un termoventilatore ceramico realizzato con particolare attenzione per l’aspetto estetico. Il design è caratterizzato da una forma cilindrica con diametro di 18 centimetri e altezza di circa 37 centimetri.

La fuoriuscita dell’aria calda è stata ricavata nella corona attorno al foro, mentre nella parte posteriore troviamo la bocca di ingresso con filtro antipolvere e griglia di protezione removibile. In questa posizione è collocato anche l’interruttore generale.

La console comandi segue lo stile moderno e si integra armoniosamente nella scocca di materiale plastico. Dispongo di 4 pulsanti e un comodo display LED per impostare la ventilazione bassa (1000 watt) oppure alta (1500 watt) a seconda delle esigenze, stabilire con precisione la temperatura e programmare il timer a 12 ore per lo spegnimento automatico.

In aggiunta posso attivare la funzione oscillante per meglio distribuire il flusso d’aria all’interno del locale. Ricordo che questo modello è gestibile anche tramite il piccolo telecomando in dotazione.

Una volta settata la temperatura l’apparecchio funziona in modalità automatica, ovvero regola la potenza riscaldante in base alla differenza tra temperatura desiderata e quella ambiente. Pertanto la stufa può commutare la velocità di ventilazione anche più volte ripetutamente.

Raggiunta la temperatura impostata l’apparecchio non si spegne, bensì mantiene attiva la ventola. Ciò assicura un miglior comfort ambientale, tuttavia incide sui consumi energetici. Per disattivare la modalità automatica mi basta agire sul pulsante Mode e selezionare la bassa o alta potenza.

Ardes AR4P04R è, nel complesso, un prodotto con un favorevole rapporto qualità prezzo e dotato di funzioni complete per assicurare buone prestazioni. Inoltre, il termoventilatore garantisce un impiego sicuro vista la presenza di spegnimento automatico in caso di ribaltamento e sistema di anti-surriscaldamento.

Passando agli aspetti negativi, secondo la mia opinione il principale limite riguarda la possibilità di riscaldare solo locali di al massimo 15 metri quadri. Oltretutto, sconsiglio anche l’utilizzo in bagno vista la mancanza di protezione contro gocce e spruzzi d’acqua.

Come scegliere una stufa elettrica

Spesso può capitare di avere la necessità di riscaldare un ambiente molto piccolo oppure di dover incrementare la temperatura in un punto interno o esterno della casa.

In queste situazioni una possibile soluzione è l’impiego di una stufa elettrica. Basta fare una semplice ricerca nel web per rendersi conto dell’infinità di prodotti presenti. Un vero e proprio labirinto tra marche e modelli in cui è facile perdersi. Per poter effettuare una scelta che soddisfi le proprie necessità, è opportuno conoscere le principali caratteristiche di una stufa elettrica.

Tipologia elemento radiante

La stufetta elettrica è un dispositivo che sfrutta un principio di funzionamento piuttosto semplice, l’effetto Joule. Secondo questo fenomeno fisico, se un conduttore viene attraversato da corrente elettrica, viene generato del calore. Ciò che può cambiare è la tipologia del conduttore. In base a questo fattore le stufe elettriche si possono suddividere nelle seguenti categorie:

resistenza elettrica;
lampada alogena;
lampada al quarzo;
lampada ad infrarossi.

Vediamo di seguito il principio di funzionamento e le caratteristiche di ogni categoria.

Stufa elettrica con resistenza

Rappresentano la tecnologia più vecchia con un principio di funzionamento che prevede il passaggio di corrente all’interno di un elemento metallico che trasforma l’energia elettrica in calore.

La trasmissione del calore avviene solo per convezione attraverso il riscaldamento dell’aria. Per questo è spesso presente anche una ventola che permette di diffondere il calore nell’ambiente circostante.

Uno dei maggiori limiti di questa tipologia sono i consumi decisamente elevati, dovendo sfruttare grandi potenze (normalmente attorno ai 2000 watt) per poter ottenere un apprezzabile riscaldamento. I modelli migliori offrono la possibilità di selezionare diversi livelli di potenza e di impostare un timer per programmare avvio e spegnimento, in modo da ottimizzare i consumi.

Stufa elettrica alogena

In questo caso il calore viene prodotto attraverso l’impiego di una o più lampade alogene. Si tratta di lampadine ad incandescenza con un filamento di materiale conduttore attraversato da corrente ed immerso in un gas ottenuto da un mix di iodio e xeno.

Il calore è trasmesso quasi completamente per irraggiamento e in minima parte per convezione. I vantaggi di questa tipologia sono i consumi che si riducono notevolmente: basta pensare che una stufa con resistenza elettrica sfrutta una potenza media di 2000 watt, contro i soli 800 watt che servono ad un modello alogeno per ottenere il medesimo risultato.

Altri vantaggi sono rappresentati da dimensioni di ingombro ridotte, facilità di trasporto e versatilità d’uso. In commercio si trovano apparecchi da installare a parete come delle normali lampade per l’illuminazione oppure dotate di aste telescopiche per impieghi anche in ambienti esterni

. A tutto questo si deve aggiungere la possibilità di inclinare il corpo radiante che, oltre a fornire calore, può diventare un punto luce grazie ad una bassa emissione luminosa.

Stufe elettriche con lampade al carbonio

Questa tipologia deriva direttamente dalle stufe elettriche con lampade alogene. Il principio di funzionamento è lo stesso con la sola differenza di aver sostituito il filamento, normalmente in tungsteno, con della fibra di carbonio. Oltre ai tipici vantaggi della tecnologia alogena, si aggiunge un minor consumo del conduttore con un incremento esponenziale della durata.

Stufa elettrica al quarzo

Una stufa elettrica di questo tipo ha il medesimo principio di funzionamento di un modello a lampada alogena, con la sola differenza di un bulbo in quarzo anziché di vetro.

Questa caratteristica permette di bloccare l’emissione di radiazioni ultraviolette che potrebbero essere dannose per gli occhi. La migliore qualità di questi modelli è la versatilità d’uso: ogni lampada consuma circa 400 watt, quindi inserendo più elementi si possono ottenere prodotti con livelli di potenza modulabile e selezionabile in base alle necessità.

In commercio si trovano dispositivi che permettono di avere movimenti automatici basculanti per meglio diffondere il calore con sistemi di ventilazione forzata per aumentare l’irraggiamento. Anche in questo caso il rapporto consumo di energia e produzione di calore è molto soddisfacente.

Stufe elettriche ad infrarossi

La particolarità di questo modello è di avere un pannello radiante ad infrarossi. Può essere costituito da resistenze elettriche annegate in materiale ceramico che permettono al conduttore di raggiungere elevate temperature.

Il calore riscaldando la ceramica viene trasmesso all’ambiente circostante sotto forma di radiazioni elettromagnetiche. Ci sono anche modelli ad infrarossi con lampade del tutto simili a quelle alogene o al quarzo.

Questa tipologia di stufe permette di ridurre al minimo lo spreco di energia irradiando il calore direttamente verso gli oggetti e riducendo al minimo la dispersione nell’aria.

Gli infrarossi si propagano in linea retta e riscaldano solo ciò che trovano nel cono di emissione. I consumi sono contenuti con la stufa che inizia a riscaldare praticamente da subito anche se si raffredda altrettanto velocemente una volta spenta.

Stufa elettrica: quale scegliere?

Come abbiamo visto le tipologie di stufe elettriche sono veramente numerose e dire quale sia la migliore non è certo cosa facile. In linea di massima i modelli con resistenza elettrica sono quelli più obsoleti, con consumi decisamente più alti ma il vantaggio di costi contenuti.

Una stufa elettrica ad infrarossi offre i più bassi consumi ma prezzi di acquisto generalmente più alti, mentre un buon compromesso potrebbe essere un modello con lampade alogene o al quarzo che unisce adeguate potenze a consumi ridotti. Alla fine la scelta dipende dal tipo di utilizzo, dal volume dell’ambiente e per quanto tempo è necessario lasciare l’apparecchio in funzione.

Tipo di impiego

Un altro aspetto da tenere in considerazione è il tipo di impiego se per interno o esterno. La scelta è molto semplice e dipende dal grado di isolamento indicato dalla sigla IP seguita da numeri che indicano a cosa è resistente l’apparecchio.

Per uso esterno la stufa elettrica deve rispettare almeno uno standard IPX4. C’è la possibilità di scegliere tra modelli da installare a parete o soffitto oppure dotati di asta per poterli posizionare dove serve e trasportarli con facilità.

Funzionalità

Ultimo aspetto da valutare sono le funzionalità offerte. La stufa elettrica è per sua natura un apparecchio essenziale e di semplice utilizzo, perciò senza particolari funzioni.

Scegliendo un modello con potenza modulabile saranno presenti uno o più selettori manuali per impostare il livello di watt desiderati. Per dispositivi da interno è facile trovare modelli che offrono un movimento basculante in orizzontale e la possibilità di inclinazione in verticale per meglio diffondere il calore.

Infine, per stufe elettriche di fascia alta è abbastanza frequente la presenza di un comodo telecomando per poter gestire tutte le funzioni da remoto.

Domande frequenti

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