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Cappa aspirante o filtrante?

Cappa aspirante o filtrante? Leggi la guida per conoscerne differenze, pro e contro, e capire quale elettrodomestico scegliere.

Cappa aspirante o filtrante?

Differenze

Quando occorre acquistare una cappa per la cucina è importante fare delle considerazioni non solo sui modelli, ma in prima battuta sulle diverse tipologie presenti sul mercato. Esistono cappe aspiranti o filtranti; la differenza risiede essenzialmente nel sistema di aspirazione, come del resto viene suggerito dal nome.

Di seguito ne analizzeremo le caratteristiche per poter identificare la migliore, rispetto alle proprie necessità, valutando anche la possibilità materiale di eseguirne l’installazione a norma.

Come funziona una cappa aspirante

La cappa aspirante è un elettrodomestico che aspira l’aria attraverso un ventilatore elettrico posizionato proprio sopra il piano cottura.  L’aria, una volta aspirata, passa attraverso dei filtri per essere purificata. Successivamente viene convogliata in un tubo e portata definitivamente all’esterno. Lo scarico in ogni caso deve essere a norma di legge.

Come funziona una cappa filtrante

La cappa filtrante si limita a filtrare l’aria, in modo che vengano trattenuti odori, fumi e grassi. L’aria viene così prelevata, purificata e reimmessa nello stesso ambiente.

La normativa ne prescrive l’abbinamento con ventilatori ausiliari, quali elettroventilatori e fori di ventilazione, al fine di consentire un ricambio d’aria efficiente e sicuro.

Le cappe filtranti in commercio vengono equipaggiate con filtri metallici o con cartucce contenenti carboni attivi. Presentano forme e design differenti. Possono essere a scomparsa, con tubo a vista oppure fissate ad un braccio mobile, quest’ultimo collegato con il piano cottura.

Pro e contro

L’installazione di una cappa, che sia aspirante o filtrante, sottende a una serie di valutazioni di natura pratica, prima ancora che estetica. Entrambe le tipologie soddisfano le esigenze di purificazione dell’aria in cucina, ma bisogna considerarne sia vantaggi che svantaggi, in fase di acquisto. Vediamo di seguito quali sono gli aspetti da considerare.

Cosa prescrive la normativa

Posto che secondo quanto prescritto dalla Legge 46/90 e successivi Decreti applicativi, l’installazione di una cappa è sempre obbligatoria in presenza di piani cottura a gas, nonché consigliata in abbinamento ai piani elettrici o a induzione, prima di scegliere fra cappa aspirante o filtrante occorre appurare la fattibilità del montaggio.

Le cappe, per ciò che riguarda la posa in opera, soggiacciono a quanto prescritto dalla norma UNI 7129/08 – UNI 11278, in materia di camini e condotti. A tal riguardo è previsto l’obbligo di usare solo materiali certificati e bisogna attenersi alle specifiche prescrizioni per l’eventuale intubazione di condotti preesistenti.

Conseguentemente l’installazione di una cappa aspirante è rimessa al personale specializzato, preposto anche al rilascio delle necessarie certificazioni. Il tecnico incaricato, oltre ad effettuare un preliminare sopralluogo, provvederà a testare il flusso d’aria nel locale interessato in ossequio alle norme UNI-CIG 7129-7131.

Inoltre, la compresenza di apparecchi a gas, quali caldaie e scaldabagni, anche in vani adiacenti a quello interessato, potrebbe non solo compromettere il corretto funzionamento della cappa aspirante, ma comportare seri rischi per la sicurezza.

Potenza, portata e rumorosità

Appurata la non sussistenza di circostanze impeditive all’installazione di una tipologia di cappa, si procede con la scelta del modello, basandosi su alcuni parametri di riferimento.

Per prima cosa è bene constatare la presenza del marchio IMQ, a garanzia della sicurezza, che certifica la conformità del modello di cappa a quelli che sono i requisiti prescritti dalla normativa vigente.

Ricordiamo che le dimensioni in larghezza della cappa devono essere uguali a quelli del piano cottura.

Il montaggio in altezza, invece, deve avere una distanza minima di 65 centimetri e massima di 90, a seconda del tipo di piano.

In fase d’acquisto è importante scegliere una cappa con una potenza e portata adeguate alle dimensioni del locale. Bisogna assicurarsi un ricambio ottimale d’aria che sia almeno 6 volte maggiore al volume dell’ambiente.

I comuni modelli, inoltre, presentano velocità di aspirazione regolabili e, in molti casi, anche la funzione Booster per eliminare fumi e odori più velocemente.

Altro parametro da valutare la rumorosità, in genere questo livello è compreso fra tra 50 e 70 decibel. Scegliere una cappa silenziosa significa poter contare su un buon comfort acustico.

Forme e design sono rimesse al gusto personale dell’acquirente ma la presenza di funzioni aggiuntive che permettano un utilizzo personalizzato, oppure il sistema d’illuminazione a LED, renderanno il modello ancora più funzionale.

Prezzo

Il costo d’acquisto e di installazione fra cappa aspirante e filtrante è diverso. La prima comporta un investimento più impegnativo.

Entrambi i modelli richiedono manutenzione periodica, al fine di salvaguardare il corretto funzionamento e per non comprometterne le prestazioni nel tempo.

Quale scegliere?

In linea generale non esiste una risposta univoca. La cappa aspirante si rivela molto valida per avere aria pura e inodore, ma la scelta d’acquisto è fortemente legata alla possibilità di installazione.

Segnaliamo, per completezza, che sul mercato esistono modelli di cappe convertibili, che possono funzionare sia in modalità aspirante che filtrante, azionando semplicemente una leva.

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