I migliori robot lavavetri selezionati per rapporto qualità/prezzo, oltre a classifica, recensioni e come scegliere, trovi anche il confronto prezzi.
Ecovacs Winbot 920
Ecovacs Winbot 920 è l’ultimo modello di robot lavavetri proposto dall’azienda cinese. L’apparecchio viene fornito in un’elegante e pratica custodia dove trovano alloggiamento anche alimentatore e accessori. Ciò permette un comodo rimessaggio dopo l’uso e facilita l’eventuale trasporto. Completano la fornitura, oltre al manuale delle istruzioni, un flacone di soluzione detergente per favorire la rimozione dello sporco e 5 panni in microfibra da applicare tramite attacco a velcro.
Il robot presenta una forma perfettamente quadrata con lato di 24,7 centimetri e un peso molto leggero di poco inferiore ai due chilogrammi. Nella parte superiore è stato inserito il pulsante di avvio della pulizia e la maniglia per sollevare e posizionare la macchina sul vetro.
Il funzionamento prevede il collegamento dell’alimentatore a una presa di corrente, mentre il cavo di 4,2 metri permette una certa libertà di movimento per pulire vetri anche di grandi dimensioni. Da sottolineare la presenza di una batteria agli ioni di litio con capacità di 650 mAh, allo sopo di consentire al robot di terminare il lavoro o ritornare al punto di partenza in caso di improvviso blackout.
Il motore senza spazzole assicura una buona velocità di avanzamento, riuscendo a coprire un metro quadro in circa due minuti e mezzo. Il potente sistema d’aspirazione garantisce una presa salda al vetro tuttavia, qualora il robot dovesse perdere aderenza, la fune elastica di sicurezza da 1,5 metri e il robusto moschettone in acciaio impediscono rovinose e pericolose cadute.
Avviare la pulizia è risultato davvero molto semplice. Dopo aver spruzzato il detergente in dotazione sul panno, mi basta accendere il sistema d’aspirazione tramite l’interruttore posto nella parte inferiore e appoggiare il robot sul vetro.
La posizione iniziale viene memorizzata in modo che a fine sessione l’apparecchio possa tornare nello stesso punto e facilitare la rimozione. A tal proposito ho notato come, alcune volte, il robot si ferma da tutt’altra parte e mi costringe a comandarlo tramite l’app per riportarlo in una zona facilmente raggiungibile.
L’adesione al vetro risulta molto forte mentre per iniziare la pulizia mi basta premere il pulsante, attivando così la modalità automatica. Il robot segue un percorso sistematico in orizzontale e verticale riuscendo a coprire la maggior parte della superficie.
Inoltre è in grado di ricominciare la pulizia nel punto dell’eventuale interruzione e riconosce i bordi in maniera intelligente per consentire l’impiego su qualsiasi tipologia di vetrata e finestra anche senza telaio.
L’app l’ho trovata intuitiva e offre giusto le funzioni essenziali per l’immediata gestione del robot. In pratica posso scegliere tre modalità di pulizia (automatica, profonda e spot) e vengo aggiornato in tempo reale sullo stato di funzionamento e l’avanzamento del lavoro.
Secondo la mia opinione, Ecovacs Winbot 920 è un valido aiuto per tenere pulite ampie vetrate e finestre molto alte, ovvero tutte quelle situazioni dove l’intervento manuale risulta parecchio difficoltoso oppure pericoloso.
Pur tenendo presenti i limiti di un sistema incapace di esercitare con il panno un’elevata pressione sulla superficie, ho apprezzato l’efficace rimozione delle macchie più leggere e il velo di polvere e smog che si deposita all’esterno. A volte può rimanere qualche alone ma è un problema piuttosto comune in questa tipologia di apparecchi e si risolve montando un panno nuovo e facendo una seconda pulizia senza applicare il detergente.
Mamibot W120-T
Mamibot W120-T è un robot lavavetri essenziale nell’aspetto estetico così come nel funzionamento. La forma quadrata con dimensioni compatte di 25 x 25 x 10 centimetri e una struttura in plastica con peso complessivo di poco inferiore ai 2,5 chilogrammi, assicurano una notevole comodità negli spostamenti a mano e per il posizionamento sul vetro.
Ricordo che, come per tutti gli apparecchi appartenenti a tale categoria, il funzionamento avviene tramite cavo collegando alla presa di corrente l’apposito alimentatore compreso nella fornitura. Inoltre è necessario inserire la fune di sicurezza in dotazione, altrimenti il robot non si accende.
Ciò evita, in caso di perdita d’adesione, una rovinosa e pericolosa caduta. A tal proposito è stata prevista anche una batteria ricaricabile agli ioni di litio da 600 mAh per assicurare il mantenimento dell’adesione in seguito dell’improvvisa mancanza di energia elettrica. In questi frangenti il robot si ferma automaticamente, emette un segnale acustico di allarme e mantiene il sistema di aspirazione attivo per circa 30 minuti.
Avviare la pulizia non richiede nemmeno la lettura del manuale visto l’utilizzo intuitivo e le poche operazioni da compiere. In pratica devo attaccare il panno in microfibra giallo o grigio (rispettivamente per pulizia bagnata o asciutta) sfruttando gli attacchi in velcro, decidere se spruzzare il detergente fornito dal costruttore oppure utilizzare un prodotto specifico, sollevare il robot tramite la pratica maniglia, posizionarlo sul vetro e schiacciare l’unico pulsante presente.
Dopo pochi secondi si avvia la pompa che genera la depressione necessaria per garantire una forte adesione alla superficie.
L’azienda produttrice dichiara che l’apparecchio può funzionare su vetro, marmo, piastrelle e persino legno. Per quanto ho potuto constatare, sulle finestre non c’è alcun problema mentre sulla ceramica e il legno l’adesione è davvero precaria, pertanto ne sconsiglio l’impiego.
L’intelligenza artificiale non risulta particolarmente sofisticata e la possiamo paragonare a quella di un robot aspirapavimenti entry level. Ciò significa poter scegliere una pulizia con percorso a Z o N oppure la modalità automatica con movimenti sia in verticale che orizzontale. Comunque, alla fine, la superficie viene pulita completamente senza tralasciare nessuna zona.
Per la gestione delle semplici funzioni posso scegliere tra il telecomando a infrarossi con portata di 15 metri oppure l’app (disponibile per dispositivi Android e iOS). Non c’è alcuna differenza visto che i comandi sono esattamente gli stessi nelle due modalità. Secondo la mia opinione risulta decisamente più pratico l’uso del telecomando, anziché perdere tempo per scaricare l’ennesima app sul telefono.
In conclusione, Mamibot W120-T è un robot lavavetri dal prezzo piuttosto economico se confrontato con prodotti di simili caratteristiche; offre un funzionamento molto semplice e risulta adatto per pulire superfici a partire da un’area minima di 45 x 45 centimetri.
La qualità della pulizia l’ho trovata buona ma non certo eccezionale. Ciò significa che non bisogna aspettarsi vetrate senza nemmeno un alone, con soddisfazione dei risultati variabile in base al livello di sporco. Utilizzando il robot frequentemente si possono mantenere i vetri puliti senza fatica, ma se lo impieghiamo di rado sarà difficile eliminare le macchie più ostinate evitando l’intervento manuale.
Tosima W3
Tosima W3 è un robot lavavetri dotato di un potente motore di aspirazione che lo mantiene incollato al vetro da pulire. Utilizzando i 2 getti idraulici laterali è in grado di spruzzare la soluzione detergente. La batteria interna ne garantisce la sicurezza qualora dovesse mancare la corrente elettrica di casa. Prima di scrivere questa recensione ho utilizzato questo elettrodomestico per pulire tutti i vetri delle finestre di casa mia.
Il robot lavavetri Tosima W3 ha dimensioni compatte pari a 30 x 15 x 9.5 centimetri e presenta una struttura in materiale plastico leggero e molto resistente. Il motore brushless prodotto dall’azienda giapponese NIDEC è garanzia di affidabilità, elevate prestazioni e permette l’uso continuo per diverse ore senza problemi di surriscaldamento.
All’interno della sua valigetta, oltre al robot sono contenuti 12 mop in microfibra di cotone, l’alimentatore, un cavo di sicurezza e un cavo elettrico entrambi della lunghezza di 5 metri.
Il robot aderisce con forza a superfici lisce come il vetro grazie al sistema di aspirazione con potenza di 3800 Pa. Tale valore non è comunque fisso, ma viene regolato automaticamente in base al livello di sporco rilevato.
Per avviare la pulizia è sufficiente aggiungere la soluzione detergente nel serbatoio da 80 millilitri, applicare i panni, posizionare l’apparecchio in un punto della vetrata (meglio in alto) e premere il pulsante di avvio. Tosima W3 segue un percorso a S in grado di coprire tutta la superficie, provvede a spruzzare il detergente a intervalli regolari e terminata la pulizia torna nel punto in cui è stato collocato all’inizio.
Attraverso il telecomando posso direzionare l’apparecchio dove desidero, mettere in pausa la sessione oppure arrestarla. Inoltre, ho la possibilità di associare il robot allo smartphone per la gestione anche tramite app.
Nel complesso la qualità del lavaggio è soddisfacente. I due panni in morbida microfibra, ruotando, eliminano anche macchie secche con efficacia. I limiti che ho riscontrato nel corso delle varie prove sono l’impossibilità di raggiungere gli angoli e l’impronta lasciata dai panni nel punto di arresto. Il primo aspetto è comune alla maggior parte dei robot lavavetri progettati con mop circolari che, proprio a causa della loro forma, non riescono ad agire negli angoli delle vetrate.
Per garantire un utilizzo in totale sicurezza, il robot è dotato di una corda lunga 5 metri che evita la caduta a terra in caso di distacco accidentale dal vetro. Inoltre, l’apparecchio dispone di un sistema UPS di alimentazione continua in modo che l’aspirazione rimanga sempre accesa. Il robot viene alimentato tramite il cavo collegato all’adattatore in dotazione e lungo complessivamente 6 metri. Qualora dovesse mancare la corrente, interviene la batteria tampone che impedisce lo spegnimento del motore assicurando un’autonomia di circa 25 minuti.
Tosima W3 svolge bene la sua funzione, tuttavia l’acquisto ha senso solo in determinate situazioni. Secondo la mia opinione, il robot rappresenta un valido aiuto per pulire vetri panoramici o superfici molto ampie che manualmente richiedono grande fatica e l’impiego di una scala che rende l’operazione pericolosa. In questi frangenti l’apparecchio si dimostra piuttosto efficace anche se non è in grado di raggiungere gli angoli e risulta abbastanza rumoroso. Per la pulizia di finestre standard o comunque vetri di piccole dimensioni, non otteniamo vantaggi tali da giustificare la spesa.
Cecotec WinDroid 870 Connected
Cecotec WinDroid 870 Connected è un robot lavavetri con dimensioni molto compatte, infatti non raggiunge nemmeno i 30 centimetri di lunghezza ed è largo circa 15 centimetri. La struttura in plastica l’ho trovata piuttosto robusta anche se il peso è di soli 950 grammi.
Tutte caratteristiche che contribuiscono a rendere l’apparecchio adatto per la pulizia anche delle normali finestre di casa o aree limitate, potendo comunque affrontare lavori più gravosi su grandi vetrate.
Nella confezione è presente, oltre al robot, il telecomando a infrarossi per gestire ogni funzione, l’alimentatore da collegare alla presa di corrente e il cavo con prolunga per disporre di una lunghezza complessiva di 4 metri.
In aggiunta c’è la fune di sicurezza con moschettone in acciaio già fissata all’apparecchio (è semplicemente annodata) e i panni in microfibra a forma circolare riutilizzabili (7 coppie in totale compresa quella già montata). L’unica mancanza rispetto alla consueta fornitura è un flacone di detergente per facilitare la rimozione dello sporco.
Secondo la mia opinione il robot offre tutte le tipiche caratteristiche di questa categoria di prodotti. Mi riferisco a programmi di pulizia automatici che seguono percorsi specifici, pompa di aspirazione molto potente per una forte adesione alla superficie, riconoscimento dei bordi e sistema di sicurezza anticaduta in caso di assenza di corrente.
Per avviare la pulizia devo solo accendere il dispositivo, appoggiarlo sul vetro e scegliere la modalità che preferisco. Dispongo di 4 programmi selezionabili tramite telecomando oppure con l’app.
Inoltre riesco a manovrare manualmente il robot attraverso le frecce direzionali nel caso desidero ripassare in una determinata zona oppure avvicinarlo per la rimozione; infatti al termine della pulizia si arresta automaticamente in un punto che, però, potrebbe risultare di difficile accesso. Grazie ai comandi manuali posso riportare il robot in una zona che mi consente il comodo distacco.
Cecotec WinDroid 870 Connected lo ritengo un robot lavavetri dal favorevole rapporto qualità prezzo e capace di assicurare un’apprezzabile praticità e versatilità d’uso potendolo impiegare sia su piccole che grandi vetrate.
Altro punto di forza è l’efficace rimozione dello sporco, riuscendo a eliminare polvere, smog e macchie lasciate dalla pioggia. Chiaramente, avendo i panni di forma circolare, non è in grado di agire negli angoli. Osservando attentamente il vetro a fine lavoro si nota qualche alone, tuttavia è un problema piuttosto normale visto che anche il più performante dei robot non è ancora in grado di garantire i medesimi risultati della pulizia manuale.
L’app potrebbe sembrare un valore aggiunto ma in realtà si limita a replicare i controlli presenti sul telecomando e non offre nessun tipo di funzione extra, pertanto non è affatto indispensabile.