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Pannello radiante a infrarossi o termoconvettore elettrico?

Pannello radiante a infrarossi o termoconvettore elettrico? Leggi la guida per conoscerne differenze, pro e contro, e capire quale elettrodomestico scegliere.

pannello radiante infrarossi o termoconvettore

Differenze

Pannello radiante a infrarossi o termoconvettore elettrico sono due valide alternative al tradizionale sistema di riscaldamento. Seppur accomunati dalla medesima finalità, si basano su principi di funzionamento concettualmente differenti.

Anche dal punto di vista estetico e costruttivo presentano delle evidenti divergenze. I pannelli radianti hanno uno spessore molto contenuto e si installano alla parete quasi fossero dei quadri, mentre un termoconvettore elettrico è più ingombrante e si avvicina alla struttura di una stufa elettrica o di un condizionatore.

I pannelli radianti sfruttano i raggi ad infrarossi che riscaldano direttamente il corpo e non l’aria circostante. Un termoconvettore è invece dotato di resistenze elettriche che provvedono a scaldare l’aria diffondendo il calore per convezione.

Come funziona un pannello radiante ad infrarossi?

La struttura è composta da un telaio di supporto in acciaio con rivestimento polimerico e da uno o più pannelli realizzati con diversi materiali in base alla potenza. Si possono acquistare modelli in ceramica, vetro, metallo ma anche marmo o pietra naturale.

Tra i due componenti principali viene inserito l’elemento riscaldante che solitamente è un foglio di magnesite. L’alimentazione avviene attraverso la rete elettrica domestica, mentre la potenza è modulata da una centralina elettronica e il calore diffuso per irraggiamento.

L’elemento riscaldante, una volta attraversato dalla corrente, trasferisce il calore al pannello superficiale che inizierà ad irradiarlo sotto forma di raggi infrarossi. Queste radiazioni elettromagnetiche non sono visibili all’occhio umano e provvedono a scaldare la superficie dei corpi che incontrano sul loro cammino ma non l’aria che attraversano.

Ciò permette una maggior efficienza, minor dispersione di calore e un riscaldamento più mirato. Per il controllo della temperatura è presente un termoregolatore per selezionare la potenza desiderata, con solitamente un display che indica i parametri impostati.

Migliori pannelli radianti a parete

 

Come funziona un termoconvettore elettrico?

In questo caso il riscaldamento dell’ambiente sfrutta i moti convettivi che spingono l’aria calda verso l’alto e quella più fredda in basso. Il calore è generato da una o più resistenze elettriche con la temperatura regolata da un semplice termostato a rotella oppure con comandi digitali, più o meno sofisticati, a seconda del modello.

L’aria calda, uscendo dalle bocchette d’areazione, è diffusa in modo forzato tramite delle ventole per cercare di raggiungere tutti i punti della stanza.

Per completezza d’informazione è bene specificare che esistono anche termoconvettori ad acqua e a gas metano: sono molto più complessi e dispendiosi soprattutto in fase d’installazione e successiva manutenzione.

Migliori termoconvettori elettrici

 

Pro e Contro

Passiamo ad analizzare pro e contro offerti da queste due tipologie di elettrodomestico per il riscaldamento domestico.

Potenza e consumi

In commercio si trovano termoconvettori elettrici con diverse potenze in modo da soddisfare le varie esigenze. Più le dimensioni dell’ambiente da riscaldare sono ampie e maggiore dovrà essere il numero di Watt a disposizione, di conseguenza più alti saranno i consumi.

Termoconvettori di fascia bassa hanno potenze attorno ai 500 Watt, fino ad arrivare ai modelli più prestazionali da 2000 Watt. Essendo un apparecchio che funziona per molte ore al giorno, va ad incidere in modo significativo sulla bolletta.

Per ovviare a questo problema, le case costruttrici hanno introdotto degli accorgimenti tecnici per ottimizzare i consumi. I prodotti top di gamma funzionano in modo automatico modulando la potenza in base alla temperatura ambientale rilevata, altri dispongono di modalità Eco da attivare a seconda delle esigenze.

I panelli radianti ad infrarossi hanno potenze generalmente inferiori che oscillano tra 300 e 800 Watt. I modelli migliori sono equipaggiati con centraline elettroniche facilmente programmabili per ottenere il riscaldamento voluto limitando i consumi. Per fare un esempio: un pannello da 500 Watt assicura soddisfacenti risultati in ambienti piccoli (al massimo 20 metri quadri), con un consumo compreso tra i 10 e 15 centesimi di euro all’ora.

Dire con esattezza che un sistema sia più conveniente dell’altro è impossibile. In ogni caso anche altri fattori vanno ad incidere sui costi per il riscaldamento; basti pensare alla qualità dell’isolamento termico dell’abitazione, responsabile di una buona parte dei consumi, indipendentemente dal tipo di impianto di riscaldamento utilizzato.

Rumorosità

Un pannello radiante ad infrarossi non emette nessun tipo di rumore non dovendo utilizzare alcuna ventola per far circolare l’aria. Ciò permette l’istallazione in tutti gli ambienti dove si desidera ottenere un adeguato riscaldamento senza essere disturbati.

Comfort abitativo

Un altro punto a favore dei pannelli radianti è il miglior comfort abitativo. Rispetto ad un termoconvettore la diffusione del calore risulta omogenea in tutti i punti del locale, donando ai presenti una piacevole sensazione di tepore senza fastidiosi sbalzi di temperatura tra zone basse a filo pavimento e quelle alte.

Estetica

Da questo punto di vista il vincitore è senza ombra di dubbio il pannello radiante a infrarossi. La sua forma costruttiva e la tipologia d’installazione sono già elementi che assicurano una resa estetica elevata.

Gli spessori davvero limitati, attorno ai 15 millimetri, e il posizionamento a parete, oltre a ridurre gli spazi occupati, permettono una perfetta integrazione con l’ambiente domestico. Esistono modelli tanto sottili e flessibili da poter essere arrotolati, e non è raro trovare varianti con stampe in alta definizione sulla superficie visibile.

Si tratta di veri e propri complementi d’arredo anche personalizzabili nel motivo estetico e nelle finiture, si possono appendere come un quadro e permettono il riscaldamento di piccoli ambienti. Altri prodotti sono in apparenza del tutto simili a degli specchi e rappresentano una soluzione ideale per il bagno.

Bisogna dire che il continuo progresso tecnologico permette di realizzare anche termoconvettori elettrici con dimensioni sempre più compatte (soprattutto nello spessore) e con design moderni che offrono un’estetica nel complesso decisamente gradevole.

Versatilità d’uso

In commercio si possono trovare termoconvettori portatili dotati di piedini e rotelle per poterli trasportare in qualsiasi locale della case. Altri modelli prevedono l’installazione fissa e in alcuni casi offrono entrambe le possibilità, potendo staccare le ruote e utilizzando un kit in dotazione per il montaggio a parete.

I pannelli radianti ad infrarossi sono quasi sempre dispositivi da fissare al muro, anche se esistono prodotti molto economici di ridotte dimensioni che possono essere trasportati comodamente a mano, riscaldando piccoli ambienti o specifici punti della casa.

Quale scegliere?

Entrambe le soluzioni possono essere una valida integrazione all’esistente impianto di riscaldamento con caldaia. Facilità d’installazione e manutenzione pressoché inesistente sono fattori comuni alle due categorie.

Tuttavia, il pannello radiante ad infrarossi è una scelta consigliata per ottenere un miglior comfort abitativo grazie ad un riscaldamento uniforme in tutto l’ambiente e per chi presta particolare attenzione all’aspetto estetico.

Un termoconvettore non riesce ad offrire lo stesso piacevole tepore per via dei moti convettivi dell’aria che risulta molto più fredda ad altezza pavimento. In case con una classe energetica alta o con la presenza di un impianto fotovoltaico, i pannelli radianti ad infrarossi sono la soluzione migliore. In situazioni dove si vuole incrementare velocemente la temperatura in un solo locale un termoconvettore, anche portatile, offre apprezzabili risultati con costi contenuti.

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