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Purificatore d’aria domestico, serve davvero?

Un purificatore d’aria è in grado di filtrare l’aria all’interno dell’ambiente domestico eliminando, a seconda delle tecnologie utilizzate, polveri sottili, batteri, acari, virus, allergeni e alcune sostanze tossiche per la salute. Vediamo quando è consigliabile acquistarne uno.

Purificatore d'aria domestico, quando serve davvero?

Problemi respiratori

Vi è una crescente consapevolezza delle persone in merito ai rischi per la salute associati alla scarsa qualità dell’aria all’interno dell’ambiente domestico. Diversi studi affermano che nelle nostre abitazioni non è raro trovare monossido di carbonio, polveri sottili, biossido di azoto, anidride solforosa, ma anche composti organici volatili microbici e chimici, oltre al solito fumo di sigaretta.

I purificatori d’aria sono attrezzature necessarie in presenza di persone con problemi respiratori gravi, tra cui la Broncopneumopatia cronica ostruttiva e l’enfisema. Queste condizioni di rischio richiedono una qualità dell’aria domestica superiore, evitando l’inquinamento da allergeni, polveri e altre particelle, che potrebbero aggravare la situazione clinica e causare crisi respiratorie. Ovviamente è opportuno acquistare dispositivi adeguati, progettati appositamente con sistemi di filtraggio evoluti, specifici per queste patologie.

Allergie

Polvere, peli di animali domestici e polline possono causare allergie e problemi respiratori, più o meno gravi a seconda della predisposizione, dell’età e della presenza di eventuali patologie. Alcuni modelli di purificatori d’aria, dotati di filtri HEPA di alta qualità, sono in grado di trattenere fino al 99,99% degli allergeni presenti nell’abitazione, risolvendo o attenuando di molto patologie come la rinite allergica. Si tratta di un investimento utile, specialmente in presenza di bambini piccoli e anziani.

Acari

Uno dei grandi pericoli dentro casa è rappresentato dagli acari, piccoli parassiti microscopici che proliferano nella polvere infestando materassi, cuscini, tende, tappeti e divani. Gli acari sono la prima causa di allergie domestiche, la classica allergia alla polvere, perciò qualora si noti la loro presenza è importante considerare l’installazione di un purificatore d’aria. Aiutando a ridurre la polvere, questo dispositivo permette di diminuire questa fastidiosa presenza indesiderata.

Patologie croniche

Una buona qualità dell’aria non giova soltanto agli individui con problemi respiratori, ma risulta un vero toccasana anche per le persone colpite da altre patologie. Avere un membro della famiglia con tali problematiche, provvisorie o croniche, richiede una maggiore attenzione alle condizioni dell’ambiente domestico. Uno studio del 2015 afferma che le persone con problemi di salute cardiopolmonare beneficiano sensibilmente della riduzione all’esposizione da polveri sottili presenti in casa.

Cattivi odori

All’interno degli ambienti chiusi è importante utilizzare sistemi di ventilazione, oppure aprire spesso le finestre per far circolare l’aria, evitando la formazione del classico odore di chiuso. Allo stesso modo però, in alcuni casi, potrebbe formarsi comunque questo cattivo odore, creando non pochi disagi. Quando il problema è l’umidità in eccesso si opta per l’installazione di un deumidificatore, mentre per migliorare la salubrità dell’aria è consigliabile l’acquisto di un purificatore d’aria con ionizzatore e filtro a carboni attivi.

Russamento

Le persone che hanno problemi di russamento durante le ore di sonno, sono particolarmente sensibili agli allergeni, alle polveri e ai peli degli animali. Una pessima qualità dell’aria può peggiorare tale situazione, aumentando la difficoltà a respirare e accentuando il russamento, creando disagi non solo all’individuo ma anche agli altri inquilini. Oltre a dimagrimento e un buon cuscino cervicale, i purificatori permettono di dare un certo sollievo, trattenendo le particelle nocive e contribuendo a migliorare l’intensità e la frequenza di tale disturbo.

Alcuni pericoli dei purificatori d’aria

I depuratori d’aria per interni sono pubblicizzati come prodotti domestici sicuri, tuttavia uno studio scientifico ha evidenziato che alcuni modelli producono ozono durante il funzionamento, intenzionalmente o come sottoprodotto della ionizzazione dell’aria, e in diversi casi le concentrazioni di questo gas erano al di sopra dei livelli di sicurezza consentiti.

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