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Conviene acquistare la lavasciuga?

La lavasciuga permette di ottenere capi puliti e asciutti in un unico ciclo utilizzando un solo elettrodomestico. Per alcuni consumatori rappresenta una buona soluzione, mentre altri troveranno in questa macchina più svantaggi che vantaggi. A chi conviene dunque acquistare una lavasciuga? Per rispondere a questa domanda, nella guida che segue approfondiremo insieme tutti gli aspetti legati al suo utilizzo, le caratteristiche tecniche, il costo di acquisto e gestione.

Quando conviene acquistare la lavasciuga?

Cos’è una lavasciuga?

Come si intuisce facilmente dal nome, la lavasciuga è un elettrodomestico che lava e successivamente asciuga il bucato, combinando in un’unica macchina le funzioni di una lavatrice e quelle di un’asciugatrice.

Da questa considerazione appare lampante come il primo vantaggio offerto dalla lavasciuga sia l’evidente risparmio di spazio in casa, perché offre la possibilità di installare un solo elettrodomestico anziché due. Inoltre, i modelli attualmente presenti sul mercato sono dotati di tutte le funzionalità e dei programmi di lavaggio offerti dalle moderne lavatrici e asciugatrici di fascia medio-alta.

Seppure il risultato atteso sia il medesimo, vien da sé che l’utilizzo di questo apparecchio risulti differente, rispetto al dover lavare e asciugare il bucato impiegando singolarmente i corrispettivi elettrodomestici. Vediamo quindi come funziona e come si utilizza la lavasciuga, per sfruttare al meglio i vantaggi che essa offre.

Come funziona e quanto consuma la lavasciuga?

Per quanto riguarda la funzione di lavaggio l’elettrodomestico non presenta differenze sostanziali rispetto a una comune lavatrice. Le componenti sono le medesime, così come le funzioni. Avremo quindi il cestello dove vengono lavati i capi, il sistema di aspirazione dell’acqua pulita e del sapone, e lo scarico dell’acqua usata durante il lavaggio per mezzo di una pompa.

La fase di asciugatura è affidata a una struttura più complessa che presenta un funzionamento più articolato. Una volta terminato il lavaggio, il cestello viene investito da un potente flusso di aria calda e secca. L’aria viene successivamente convogliata nel cosiddetto scambiatore di calore, che la raffredda rapidamente facendo condensare l’umidità sottratta al bucato.

L’acqua trattenuta dal processo di condensa viene espulsa nel tubo di scarico oppure raccolta in un’apposita vaschetta, che andrà poi svuotata manualmente. L’aria invece, ormai fredda e secca, viene riscaldata nuovamente per continuare il ciclo di asciugatura.

La differenza sostanziale tra un’asciugatrice tradizionale e una lavasciuga risiede nel funzionamento dello scambiatore di calore. In entrambe le tipologie, lo scambiatore raffredda l’aria che lo attraversa tramite delle apposite alette che hanno appunto il compito di estrarre calore dall’aria scambiandolo con l’esterno.

In alcuni modelli l’asciugatura avviene per pompa di calore, e il loro funzionamento è del tutto analogo a quello dei climatizzatori. Un circuito frigorifero riscalda l’aria, che tramite un motore viene fatta circolare all’interno del cestello, asciugando il bucato. Anche qui, l’aria calda si carica di umidità che verrà raccolta nell’apposito serbatoio o espulsa nel tubo di scarico. Questi modelli sono più sofisticati e hanno un costo d’acquisto superiore rispetto alle asciugatrici a condensazione, ma possono vantare una maggior efficienza energetica e quindi un consumo elettrico nettamente inferiore.

In un’asciugatrice a condensazione, all’esterno delle alette avviene una circolazione d’aria che abbassa la temperatura di quella interna, più calda.

Nella lavasciuga invece lo scambio avviene utilizzando l’acqua che l’elettrodomestico attinge dall’impianto idrico domestico. Questa raffredda rapidamente le alette e di conseguenza anche l’aria calda e umida proveniente dal cestello.

In questo caso lo scambio di calore è più rapido ed efficiente, perché l’acqua conduce meglio il calore rispetto all’aria. L’approvvigionamento idrico tuttavia deve essere costante perché durante lo scambio il liquido si riscalda e deve essere ricambiato continuamente con nuova acqua fresca.

Nei modelli più datati, il vapore veniva reimmesso direttamente nell’ambiente. Questa soluzione, seppur più semplice, può causare problemi di umidità e rende l’elettrodomestico poco adatto all’uso in un ambiente chiuso, obbligando l’installazione in balconi coperti, garage o cantine.

Le lavasciuga di ultima generazione tuttavia sono in grado di innescare la condensazione facendo uso di aria fredda, con consumi idrici quasi dimezzati rispetto ai modelli ad acqua. Altri modelli sono dotati di tecnologia a pompa di calore, abbattendo significativamente anche i consumi di energia elettrica. All’atto pratico, la sola acqua che viene utilizzata è quella strettamente necessaria al ciclo di lavaggio, esattamente come accade in una lavatrice tradizionale.

Capacità di carico

Le lavasciuga presentano differenti capacità di carico, per quanto riguarda la fase di lavaggio e quella di asciugatura. Questo accade perché, al fine di permettere una corretta essiccazione, il cestello deve essere parzialmente vuoto permettendo all’aria calda di circolare liberamente tra i capi. Per la maggior parte dei modelli quindi, la capacità di carico in asciugatura è circa la metà di quella in lavaggio.

A conti fatti, se l’elettrodomestico ha una capacità massima in lavaggio pari a 8 Kg, riempiendo il cestello bisognerà svuotarlo per metà ed eseguire due cicli di asciugatura da 4 kg ognuno, vanificando di fatto il vantaggio di avere un apparecchio all in one. Ancora una volta, per un single il problema difficilmente si pone perché basterà caricare 4 Kg per volta (quantità più che adeguata a soddisfare le esigenze di una persona) e attendere i tempi lunghi di asciugatura semplicemente organizzandosi bene la giornata. Per una famiglia numerosa invece il discorso cambia, perché può capitare di dover fare più lavaggi al giorno e non sarebbe comodo né sempre possibile aspettare i tempi della lavasciuga.

Come si usa una lavasciuga?

Personalmente sono dell’opinione che stendere il bucato al sole sia il miglior modo per ottenere un’asciugatura impeccabile e una efficace sanificazione dei capi che poi andremo a indossare, e quando posso lo faccio. Di contro però questo non è sempre realizzabile. Non tutti infatti, possono disporre di un balcone sufficientemente spazioso, e non sempre le condizioni ambientali lo permettono.

Chi abita in luoghi molto umidi sa bene quanto tempo sia necessario per asciugare i capi appena lavati, in particolar modo durante i mesi più freddi. Nelle grandi città inoltre stendere il bucato fuori casa vuol dire ritrovarsi con indumenti sporchi di smog e polvere, soprattutto se si tratta di biancheria o camicie dai colori chiari .

Infine, ma non ultimo per importanza, va considerato il fattore tempo. L’esempio più pratico in questo senso arriva dalla mia quotidianità. Conduco come molti una vita piuttosto frenetica, e la mia giornata tipo si svolge per la maggior parte del tempo fuori casa.

Avendo così poco tempo da dedicare alle faccende domestiche, la scelta di acquistare una lavasciuga è stata per me un passo obbligato. L’esperienza d’uso mi ha fatto ben presto apprezzare il risparmio di tempo e la grande flessibilità che questo elettrodomestico può garantirmi, soprattutto una volta presa dimestichezza con alcune sue funzionalità.

Sono solito infatti caricare la lavasciuga prima di uscire di casa, per tornare dopo il lavoro e trovare il bucato pulito e asciutto. Si tratta per me di un vantaggio sostanziale, perché non avrei modo altrimenti di rincasare per scaricare la lavatrice e caricare l’asciugatrice durante la giornata.

Per quel che ho potuto constatare inoltre la qualità del lavaggio è paragonabile a quella che offre una normale lavatrice di buon livello. In fase di asciugatura invece trovo questo elettrodomestico leggermente meno performante rispetto a un’asciugatrice. Questo limite tuttavia è in parte superabile selezionando la massima velocità di centrifuga nell’ultima fase del lavaggio, se non siamo in presenza di capi in lana o particolarmente delicati.

Se invece devo usare una bassa di velocità in centrifuga o se devo escluderla totalmente dal ciclo di lavaggio sono solito caricare la lavasciuga alla sera per trovare i capi ben asciutti al mattino. Questo processo è ovviamente più lungo, perché senza la centrifuga i capi conservano molta umidità, ma permette di sfruttare le fasce orarie in cui il costo dell’energia elettrica è più basso.

In ogni caso è sempre utile quando si può, dividere i capi per tipologia e usare i programmi di asciugatura dedicati per ciascun tessuto o indumento. Se possibile è meglio evitare di trattare insieme camice e asciugamani ad esempio, perché questi ultimi necessitano di molto più tempo per asciugarsi e il risultato non è sempre ottimale.

Un’accurata selezione dei capi da trattare permette inoltre di utilizzare i programmi specifici che restituiscono gli indumenti già pronti per essere stirati, un vantaggio non da poco per chi come me ha poco tempo da dedicare al bucato.

Quali sono le differenze tra lavasciuga, lavatrice e asciugatrice?

Tra lavasciuga e lavatrice l’efficacia in fase di lavaggio è del tutto simile, mentre per l’ultima fase le differenze con un’asciugatrice tradizionale sono piuttosto evidenti.

Per esperienza personale ho notato che la lavasciuga impiega quasi il doppio del tempo ad asciugare il bucato rispetto a un’asciugatrice tradizionale. Quasi tutti i modelli che ho provato impiegano tra le tre e le quattro ore per portare a termine il lavoro.

Questo aspetto tuttavia non mi preoccupa più di tanto, in quanto riesco a programmare i cicli di lavoro dell’elettrodomestico in base alle mie esigenze, ma chi deve fare più lavaggi al giorno probabilmente orienterà la sua scelta d’acquisto su due elettrodomestici separati.

Per quanto riguarda i costi di esercizio, un ciclo completo in lavasciuga comporta un consumo elettrico leggermente più alto rispetto al doppio passaggio tra lavatrice e asciugatrice, perché per compiere l’intero lavoro si impiega più tempo. Anche il consumo di acqua è leggermente superiore, perché questa viene impiegata anche durante il processo di asciugatura. Le differenze in bolletta che ne derivano tuttavia vanno valutate anche alla luce del costo d’acquisto.

È vero che un modello “all in one” di qualità costa mediamente di più rispetto a un’asciugatrice, ma la cifra spesa per acquistare lavatrice e asciugatrice è superiore a quella necessaria per portarsi a casa un’asciugatrice di buon livello.

I costi di acquisto più alti sono da ricondurre alla maggior complessità di questo elettrodomestico, il che comporta anche una maggior probabilità di guasti o malfunzionamenti. La sostituzione fuori garanzia di parti di ricambio per una lavasciuga ha un costo mediamente superiore, rispetto alle componenti analoghe presenti nei modelli separati.

Questi ultimi inoltre possono essere sostituiti singolarmente limitando in parte la spesa, mentre un danno alla lavasciuga che ne comporterebbe la sostituzione comporterà certamente un esborso superiore.

Il classico esempio che mi viene in mente, situazione peraltro che ho vissuto in prima persona, è la rottura della scheda elettronica. Il preventivo per la riparazione del guasto andava a superare il valore della lavatrice, che con qualche anno sulle spalle era ormai era fuori mercato, e mi sono trovato costretto a comprare un modello nuovo anziché riparare il vecchio.

Le lavasciuga di ultima generazione tuttavia sono apparecchi piuttosto affidabili, merito del progresso tecnologico e degli investimenti delle case produttrici nel miglioramento costante di questi modelli. La loro natura complessa merita un piccolo approfondimento, per capire anche da un punto di vista strettamente tecnico se l’acquisto di questo elettrodomestico fa davvero al caso proprio.

Pro e contro della lavasciuga

Vantaggi

In sintesi, gli aspetti positivi di questo elettrodomestico sono:

  • Ottime prestazioni in lavaggio, al pari di una lavatrice singola.
  • Ingombro in casa dimezzato, rispetto alla combinazione lavatrice + asciugatrice (anche se, installandole impilate a colonna, di fatto lo spazio occupato a terra equivale a quello di un singolo apparecchio).
  • I cicli di lavaggio ed asciugatura avvengono senza dover intervenire manualmente.
  • È possibile lavare e asciugare in maniera del tutto indipendente, utilizzando l’elettrodomestico anche solo per il lavaggio o solo per asciugare il bucato.
  • Il costo di acquisto è equivalente o in alcuni casi inferiore rispetto alla spesa necessaria per portarsi a casa una lavatrice e un’asciugatrice a condensazione.

Svantaggi

  • La capacità di carico in asciugatura è solo la metà della capacità di carico in lavaggio
  • Alcuni modelli presentano un consumo d’acqua doppio rispetto all’utilizzo dei singoli elettrodomestici dedicati a lavaggio ed asciugatura.
  • I modelli a pompa di calore, che abbattono i consumi idrici, sono piuttosto costosi.
  • L’affidabilità non è sempre al livello di quelle garantite da lavatrice e asciugatrice.

Quando conviene acquistare la lavasciuga?

Questi elettrodomestici sono senza dubbio una soluzione vantaggiosa per chi ha poco spazio a disposizione, per chi passa la maggior parte del tempo fuori casa, e per nuclei familiari composti da una o due persone al massimo. La comodità di avviare un unico ciclo per la cura del bucato in queste condizioni supera le prestazioni in asciugatura non sempre perfette, o i lunghi tempi di attesa.

Se il nucleo familiare è più numeroso, e se fare il bucato è un’operazione da ripetere molto spesso, è decisamente meglio scegliere una lavatrice e una buona asciugatrice per via dei tempi di essiccazione inferiori e del limitato consumo di acqua. Se il problema è il budget, è possibile risparmiare scegliendo un’asciugatrice più economica per acquistare i due elettrodomestici al prezzo di una lavasciuga.

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