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Quando sostituire la caldaia?

Quando cambiare la caldaia domestica? Conviene aspettare che si rompa? Ecco alcuni segnali da prendere in considerazione per sostituire la vecchia caldaia di casa.

Quando sostituire la caldaia?

Riparare la caldaia può essere molto costoso, soprattutto in pieno inverno o durante i periodi festivi. In più alcuni malfunzionamenti possono comportare un notevole pericolo se sottovalutati o non individuati in tempo utile.

La manutenzione regolare dovrebbe aiutare ad assicurare il corretto funzionamento della caldaia. Tuttavia, come avviene per la maggior parte degli elettrodomestici, possono sempre sorgere problemi e imprevisti di varia natura.

Ecco alcuni segnali che ci avvisano di un malfunzionamento o che, semplicemente, è arrivato il momento sostituire la vecchia caldaia.

La caldaia ha più di 10 anni

Ogni elettrodomestico ha un suo ciclo di vita, anche se il prodotto che abbiamo scelto è di ottima qualità. Se la caldaia ha più di 10 anni è arrivato il momento di sostituirla per diverse motivazioni quali:

  • tecnologia obsoleta, dal 2015 le nuove caldaie sono a condensazione
  • consumi energetici più alti
  • maggiore propensione ai guasti per invecchiamento e usura della componentistica
  • per l’acquisto di una nuova caldaia puoi beneficiare di detrazioni fiscali

La caldaia produce cattivo odore

Una caldaia funzionante non emetterà mai alcun odore sgradevole. Diversamente, deve essere immediatamente controllata da un tecnico specializzato. Eventuali odori riferibili ad esempio a un problema di combustione possono rivelare una perdita di monossido di carbonio.

Altri segnali che non dovrebbero essere sottovalutati, sono:

  • presenza di una fiamma gialla invece che blu;
  • macchie di fuliggine scura sopra e intorno alla caldaia;
  • fiamma pilota intermittente;
  • produzione di più condensa.

Il monossido di carbonio è un gas inodore estremamente pericoloso, i sintomi di avvelenamento da monossido di carbonio sono mal di testa, respiro corto, nausea o perdita di coscienza. Quando si avverte uno di questi effetti è necessario evacuare immediatamente la propria abitazione, chiamare la linea del gas di emergenza per ispezionare la perdita e rivolgersi al proprio medico.

Il modo migliore per assicurarsi che venga rilevata il più presto una perdita di monossido di carbonio consiste nell’installare un rilevatore di gas domestico.

La caldaia è diventata rumorosa

Quando la caldaia è accesa produce un suono simile ad un ronzio basso e costante, che molti utilizzatori non noteranno nemmeno.

Eventuali colpi e vibrazioni insolite potrebbero indicare una serie di problemi, quali una valvola rotta oppure malfunzionamenti della pompa. In queste circostanze è opportuno spegnere la caldaia per evitare di provocare ulteriori danni e rivolgersi senza esitazioni ad un tecnico specializzato.

Il danneggiamento riscontrato potrebbe essere lieve e facilmente risolvibile, ma è importante assicurarsi che la caldaia sia sicura per l’uso. Quando la riparazione non è conveniente è sempre preferibile acquistarne una nuova.

La classe di efficienza energetica è obsoleta

Una caldaia poco efficiente a livello energetico deve essere sempre sostituita perché comporta un maggiore costo in bolletta e soprattutto un maggiore inquinamento ambientale.

Un modo semplice per verificare l’efficienza della caldaia consiste nell’esaminare l’etichetta energetica ErP che è costituita da una scala di colori a sette punti: a partire dal verde (classe A) fino al rosso (classe G).

Una caldaia a condensazione in classe A è più efficiente, consuma meno e rispetta maggiormente l’ambiente.

I termosifoni impiegano più tempo a riscaldarsi

La maggior parte delle caldaie moderne può raggiungere rapidamente la temperatura di funzionamento e produrre calore quasi istantaneamente. Quando i termosifoni rimangono tiepidi o impiegano molto tempo per riscaldarsi la caldaia potrebbe avere un guasto in corso.

Acqua sporca che circola all’interno dei termosifoni in ghisa potrebbe causare seri danni all’intero impianto di riscaldamento.

Quindi, quando l’appartamento impiega troppo tempo per riscaldarsi o se l’acqua non arriva più calda come una volta, potrebbe essere il momento per procedere alla manutenzione generale dell’impianto oppure valutare una sostituzione completa della caldaia.

Ci sono delle perdite sotto la caldaia

Quando intorno alla caldaia compaiono delle perdite di acqua è necessario agire immediatamente. Le parti interne potrebbero essere difettose o usurate.

Una perdita può causare ulteriori problemi, come ruggine e corrosione, nonché danni strutturali all’intero impianto di casa. Inoltre il riscaldamento sarà meno efficiente, con conseguenti sprechi e costi che, inevitabilmente, incideranno in bolletta.

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