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Quando sostituire il termocamino?

Quando conviene cambiare il termocamino con un nuovo camino? Ecco una serie di segnali da prendere in considerazione per la sua sostituzione.

Quando sostituire il termocamino?

Chiedi sempre un preventivo in caso di guasto

Il termocamino è una soluzione presente in molte case per riscaldare un solo locale oppure anche intere abitazioni; può bruciare legna, cippato o pellet, funzionare da solo o affiancare l’esistente impianto e con adeguata potenza riuscire a soddisfare il fabbisogno di acqua calda per uso sanitario. In commercio puoi trovare moltissimi prodotti con un range di prezzo compreso tra poche centinaia di euro fino a superare i 5.000 euro.

Se hai installato un piccolo termocamino per riscaldare una stanza di modeste dimensioni e sfruttare il gradevole impatto estetico, in caso di guasto potrebbe risultare conveniente sostituirlo con un nuovo modello di pari ingombro e potenza termica.

Avendo invece un dispositivo con elevate prestazioni che ha richiesto un notevole investimento, l’ovvia procedura è richiedere l’intervento di un tecnico che saprà valutare il problema e preparare un preventivo per la riparazione. Considera che sostituire un termocamino è comunque un’operazione che in taluni casi richiedere anche interventi di muratura per modificare la nicchia, quindi è sempre meglio pensarci due volte prima di optare per una sostituzione.

Soddisfare nuove esigenze

Il più delle volte il passaggio ad un nuovo modello non è dovuto ad un malfunzionamento ma piuttosto a sopraggiunte diverse necessità.

Riscaldare una zona più ampia della casa, aggiungere la produzione d’acqua calda ad uso sanitario, migliorare l’aspetto estetico o disporre di un apparecchio tecnologicamente più avanzato magari con gestione da remoto tramite smartphone, rappresentano tutti validi motivi per decidere di mandare in pensione anticipata il vecchio termocamino.

Del resto il progresso non ha certo escluso questo settore, anzi i produttori cercano di proporre modelli con design sempre più ricercati e gestione elettronica sofisticata per migliorare l’efficienza e nel contempo ridurre il consumo di combustibile.

Il termocamino non si accende

Il termocamino ha un sistema di accensione automatica e il tuo compito è solo premere un pulsante sulla console oppure tramite telecomando o smartphone. Se dopo pochi secondi la combustione non parte o noti maggior difficoltà rispetto al solito, c’è un probabile malfunzionamento delle candelette.

Queste piccole resistenze elettriche se danneggiate, interrotte oppure non più nella corretta posizione impediscono l’innesco della fiamma. Non è raro che il bloccaggio della coclea a causa di pellet o pezzi di legna incastrati, non permette al combustibile di finire nel braciere e al termocamino di accendersi. Altro componente responsabile dell’anomalia potrebbe essere la centralina elettronica difettosa. Nel migliore dei casi il problema si risolve con una corretta pulizia delle candelette, ma il più delle volte serve l’intervento di un professionista.

Rumori anomali

Non è mai piacevole sentire rumori strani o comunque insoliti rispetto al normale funzionamento. Rappresentano chiari segnali che qualcosa sta cedendo. I problemi potrebbero riguardare una ventola che fatica a girare oppure il sistema di caricamento combustibile parzialmente ostruito o danneggiato. In ogni caso sono pochi i controlli che puoi eseguire e qualora il rumore non sparisse oppure aumentasse d’intensità, non ti rimane che chiamare il tecnico.

Il termocamino non riscalda

Nonostante un’adeguata programmazione, il serbatoio del combustibile carico e la regolare accensione noti un riscaldamento insoddisfacente, significa che il termocamino ha perso efficienza. Molto spesso è un problema elettronico ossia la centralina non gestisce correttamente le informazioni e provvede, per esempio, a spegnere in anticipo l’apparecchio.

Anche il termostato difettoso può impedire la giusta regolazione della temperatura e inficiare il comfort abitativo. Altri problemi riguardano le ventole che non soffiamo più aria nell’ambiente oppure un guasto alla pompa di ricircolo, impedendo così la normale circolazione dell’acqua calda. Come vedi le cause possono riguardare molteplici aspetti e i tuoi margini di intervento risultano assai limitati.

Sensori difettosi

Un termocamino sfrutta i medesimi principi di una caldaia o stufa a pellet / legna e presenta una serie di sensori indispensabili per un corretto funzionamento. Una delle loro principali mansioni è misurare l’aria comburente in entrata per calibrare i parametri e ottimizzare il rendimento.

Altro compito è analizzare costantemente la temperatura dei fumi di scarico e intervenire in caso di valori oltre i limiti di sicurezza. Il più delle volte un sensore guasto provoca lo spegnimento dell’apparecchio o l’impossibilità di avviarlo. In tali circostanze in tuo aiuto compaiono specifici messaggi di errore sul display del pannello controllo.

Si tratta di codici univoci per ogni anomalia e con dettagliata spiegazione inserita nel manuale utente. Leggendo le istruzioni potresti anche scoprire come sia sufficiente un reset generale per, quantomeno, tentare un ripristino alla normalità. Se alla successiva riaccensione il termocamino va in blocco e compare il medesimo codice sullo schermo, non puoi che chiamare il centro assistenza.

Il pannello comandi non risponde

Il blocco del pannello comandi ti impedisce l’avvio del termocamino oppure riduce al minimo le funzionalità. E’ sufficiente non riuscire a regolare la temperatura per rendere l’apparecchio inutilizzabile. Tale problema può derivare dalla rottura di uno o più tasti dell’interfaccia, ma anche da un guasto della scheda elettronica che blocca la programmazione. In questo caso se disponi di un telecomando o app per gestione tramite smartphone, ti accorgerai dell’impossibilità di effettuare impostazioni anche da remoto.

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