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Quando sostituire l’impianto home theatre?

Quando conviene cambiare l’impianto home theatre con un nuovo modello? Ecco una serie di segnali da prendere in considerazione per la sua sostituzione.

Quando sostituire l'impianto home theatre

Conviene riparare un impianto home theatre?

L’impianto home theatre è generalmente costituito da un sintoamplificatore e una serie di altoparlanti, ovvero tutti componenti soggetti a possibili guasti. Difronte ad un malfunzionamento piuttosto grave che impedisce un corretto funzionamento, ci sono alcuni aspetti che devi valutare per scegliere se riparare o procedere ad un nuovo acquisto.

La convenienza è, come spesso accade, figlia del confronto tra costo dell’eventuale intervento tecnico e spesa per sostituire l’intero impianto oppure solo il componente difettoso. La decisione è tutt’altro che semplice viste le innumerevoli configurazioni possibili, adottate in base alle tue necessità e alla qualità audio che desideri ottenere.

A tal proposito la soluzione più diffusa sono gli impianti all in one monomarca che comprendono amplificatore e kit diffusori per riprodurre alte e basse frequenze. Naturalmente puoi trovare prodotti entry level dal costo inferiore ai 200 euro, fino ad arrivare a marchi blasonati che richiedono investimenti anche superiori ai 3.000 euro.

Se sei un vero appassionato degli effetti sonori e dell’ascolto in alta definizione puoi optare per l’acquisto di componenti compatibili di brand differenti e personalizzare al massimo l’impianto, ma il costo finale raggiungerà cifre davvero consistenti.

È piuttosto evidente che qualora il problema riguardasse un impianto home theatre economico c’è ben poca convenienza nel tentare la riparazione. Il discorso è completamente diverso per sistemi costati diverse migliaia di euro in cui vale sempre la pena informarsi sulla fattibilità dell’intervento e l’ammontare del preventivo. Molto spesso basta solo sostituire un diffusore danneggiato o installare un nuovo amplificatore per avere un impianto home theatre come nuovo.

Migliorare la qualità audio e disporre di nuove funzionalità

Molte volte un impianto home theatre viene sostituito, nonostante ancora perfettamente funzionante, per passare ad un sistema con migliori prestazioni. Ciò non vuol dire cambiare tutto l’impianto ma anche un solo componente. Per esempio se desideri bassi di maggior profondità potrebbe essere sufficiente un nuovo subwoofer.

L’acquisto di un amplificatore digitale di ultima generazione ti assicura nuove funzionalità come la gestione di video con risoluzione 4K o superiore, connessione Wi-Fi, controllo tramite app e compatibilità con assistenti vocali quali Amazon Alexa e Google Home. Potresti anche decidere di mandare in pensione il vecchio impianto per beneficiare del comodo collegamento wireless degli altoparlanti e non avere più antiestetici cavi da mimetizzare.

L’amplificatore non si accende

Tra i malfunzionamenti più comuni c’è la mancanza di alimentazione elettrica al sintoamplificatore. Prima di inutili allarmismi ti consiglio di controllare i collegamenti visto che eventuali spostamenti durante la pulizia possono averli staccati. Se tutto è in regola il problema riguarda la scheda di alimentazione o comunque un corto circuito che ha fatto saltare il fusibile o mandato in blocco di sicurezza il dispositivo. Le cause sono di solito un’improvvisa sovratensione nella rete, un fulmine oppure il deterioramento di componenti (integrati, transistor, ecc) per il naturale surriscaldamento dopo anni di utilizzo.

Non senti più l’audio

Se improvvisamente l’audio sparisce il problema è da ricercare nei collegamenti o nell’amplificatore. Nel primo caso potrebbe solo essere una RCA o il cavo ottico del segnale audio collegato alla TV che si sono accidentalmente staccati. La situazione ben più grave riguarda un guasto all’unità di potenza che dovrà essere controllata da un tecnico per capire l’entità del danno e la fattibilità della riparazione.

Qualità audio insoddisfacente

Una perdita di qualità nella riproduzione sonora rispetto al consueto standard è il segnale che qualcosa non va. La causa potrebbe risiedere nell’elettronica del sintoamplificatore che non gestisce più correttamente i segnali provenienti dalla sorgente.

Ti suggerisco anche di verificare le impostazioni poiché potresti inavvertitamente aver selezionato particolari effetti che modificano la scena sonora a cui sei abituato. Ovviamente gli altoparlanti sono soggetti ad una naturale usura e una perdita progressiva di efficienza nel corso degli anni, di conseguenza la qualità audio diminuisce col tempo.

Un altoparlante non emette più alcun suono

In un impianto home theatre i diffusori sono tra i componenti che con più frequenza si possono danneggiare. Il chiaro segnale è una riproduzione non più pulita ma accompagnata da rumori e distorsioni. A seguito di un sensibile calo dei bassi il responsabile è invece il subwoofer che ha perso potenza oppure smesso di funzionare. In tali circostanze è facile individuare il problema e risolverlo sostituendo l’altoparlante difettoso.

Un subwoofer danneggiato ti permette, il più delle volte, di cambiarlo anche con prodotti analoghi di altre marche. Se invece sei alle prese con un satellite difettoso è opportuno un ricambio identico o quantomeno dello stesso fabbricante con le medesime caratteristiche tecniche. In impianti wireless è necessario per forza di cose reperire un altoparlante uguale in grado di connettersi con l’unità centrale.

Interfaccia comandi difettosa

L’impianto home theatre lo gestisci tramite la console sull’amplificatore oppure con il telecomando in dotazione. Avendo due alternative e nel caso una risulti compromessa, puoi comunque sfruttare il sistema senza problemi. Oltretutto modelli di ultima generazione ti permettono anche la gestione tramite app, per cui un eventuale danno ai comandi fisici non ti costringe alla sostituzione e, volendo, nemmeno alla riparazione.

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