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Bimby o planetaria?

Bimby o planetaria? Leggi la guida per conoscerne differenze, pro e contro, e capire quale elettrodomestico scegliere.

bimby o planetaria

Differenze

Bimby e impastatrice planetaria sono apparecchi da cucina molto apprezzati perché permettono di lavorare impasti senza fatica e svolgere molte azioni utili in cucina. Tuttavia, fra questi due elettrodomestici sussistono differenze significative e che si ripercuotono nell’ambito di utilizzo.

A questo riguardo, conoscere a fondo caratteristiche e funzionalità del Bimby e della planetaria permette di sgomberare il campo da non infrequenti confusioni e da errate aspettative. Ecco, qui di seguito, tutte le informazioni utili per scoprire quale si adatta meglio al proprio stile di cucina.

Come funziona il Bimby?

Il Bimby appartiene alla categoria dei robot da cucina avanzati, proprio in considerazione delle numerose funzioni che svolge, le quali agevolano e rendono più veloci le preparazioni culinarie.

Adatto ai principianti, ma anche strumento d’ausilio all’interno delle cucine professionali, il Bimby permette di impastare pesando al contempo le dosi, di frullare graduandone le consistenze e di montare panna e albumi.

Le funzioni del Bimby non si esauriscono a quelle sopra elencate, trattandosi di una macchina di tipo “food-processor“, ovvero che esegue la cottura dei cibi, distinguendosi così dai comuni robot da cucina.

Attraverso il sistema di controllo intuitivo, questo robot permette di raggiungere temperature diverse per scaldare le vivande, evitando di accendere il forno a microonde o quello principale. Grazie ai sensori che regolano automaticamente la temperatura il Bimby viene largamente usato per realizzare pietanze dolci o salate, specialmente seguendo dosi e istruzioni indicate nel ricettario in dotazione.

Si segnala che il Bimby è anche dotato di speciali impostazioni per cuocere a vapore, tritare e mescolare in verso antiorario, al fine di evitare che gli alimenti più delicati vengano sminuzzati. Infine, l’ultimo modello permette di memorizzare le ricette preferite e richiamarle velocemente assieme al relativo procedimento.

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Come funzione una planetaria?

La planetaria rientra tradizionalmente fra le attrezzature presenti all’interno delle pasticcerie o panetterie professionali, sebbene l’ambito d’utilizzo è oggi esteso anche a quello casalingo.

Le funzioni principali dell’impastatrice planetaria permettono di impastare, montare e amalgamare senza fatica. Il nome assegnato a questa macchina non è casuale e si riferisce proprio alla rotazione che compie la macchina, simile al moto dei pianeti. Nello specifico, il movimento planetario consiste nella doppia rotazione dell’accessorio, che gira non soltanto all’interno della ciotola, ma anche su se stesso.

In genere le planetarie vengono vendute assieme a differenti tipologie di fruste, adatte per raggiungere ogni parte della ciotola e per lavorare impasti salati e dolci, leggeri, di media intensità o pesanti.

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Pro e conto

Tenuto conto della diversità di funzioni fra Bimby e impastatrice planetaria, per comprendere quale fra i due risponda meglio alle proprie esigenze, può essere utile considerare ulteriori fattori, quali i risultati che si ottengono, l’ingombro, l’usabilità e il prezzo.

Funzionalità e ingombro

Posto che il Bimby consente di svolgere numerose funzioni, occorre considerare che quelle di cottura, da eseguire scrupolosamente attenendosi alle dosi e ai settaggi illustrati nel ricettario, se da una parte trasformano principianti in provetti chef, dall’altra potrebbero alla lunga limitare la creatività e l’inventiva, aspetti necessari per una cucina di buon livello.

Come descritto, il Bimby racchiude in sé le funzioni dell’impastatrice planetaria ma con ciò la non sostituisce, rappresentandone piuttosto un surrogato, anche perché privo del citato movimento planetario.

Le lame in dotazione, diversamente da quelle della planetaria, sul fronte costruttivo si rivelano meno adatte alla lavorazione degli impasti salati, specialmente quando occorre sviluppare la maglia glutinica, come nel caso della pizza.

In aggiunta, bisogna considerare che il Bimby, ancorché ben accessoriato, resta privo dell’attrezzo per tirare la sfoglia, di cui la stragrande maggioranza delle planetarie può essere dotata.

Volendo spezzare una lancia in favore del Bimby non può essere disconosciuto il minimo ingombro, che ne facilita l’inserimento anche nelle cucine più piccole, rispetto alle voluminose planetarie.

Usabilità

Bimby e impastatrice planetaria a fine utilizzo necessitano la dovuta sanificazione. Le operazione di manutenzione del Bimby possono rivelarsi più sbrigative attivando l’apposito programma per l’auto pulizia del boccale, malgrado, molto spesso, un solo ciclo non basta per rimuovere lo sporco ostinato.

I pezzi della planetaria, lavabili a mano e tante volte anche in lavastoviglie, potrebbero richiedere attenzioni maggiori, specie per ciò che riguarda il finale e corretto assemblaggio.

Prezzo

Il fattore prezzo svolge un ruolo determinante nella scelta fra Bimby e impastatrice planetaria, vista la notevole differenza. Il costo d’acquisto del primo, e nella versione base, si aggira intorno a 1.200,00 euro, sebbene il produttore Vorwerk accetti anche pagamenti rateali. Quanto alle planetarie oggi esistono modelli per tutte le tasche che partono da 100,00 euro circa in su.

Quale scegliere?

Tutto dipende dalla destinazione d’uso. Coloro che hanno poco tempo da dedicare ai fornelli, non molto abili in cucina e che cercano un robot che racchiuda molte funzioni potrebbero optare per il Bimby. Invece, quando le esigenze restano circoscritte alla realizzazione degli impasti dolci o salati, specie con alta consistenza, consigliamo l’acquisto di un prodotto più specifico, quale appunto l’impastatrice planetaria.