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Cantinetta vino da incasso o libera installazione?

Cantinetta vino a incasso o a libera installazione? Leggi la guida per conoscerne differenze, pro e contro, e capire quale elettrodomestico scegliere.

Cantinetta vino a incasso o libera installazione

Differenze

Le differenze sostanziali tra le due categorie riguardano il diverso tipo d’installazione e il volume a disposizione. A seconda delle necessità, spazi a disposizione e spesa che si vuole investire, è possibile scegliere tra i numerosi modelli disponibili in commercio.

Le cantinette a incasso offrono nella maggior parte dei casi dimensioni compatte, misure standard, capienza di 25/30 litri, alloggiamento di 10/15 bottiglie e collocamento in cucina sotto il piano di lavoro oppure in nicchie ricavate in altre zone della casa. Esistono anche modelli più grandi e capienti, ma sono perlopiù destinate al settore professionale, dal costo nettamente superiore rispetto ai modelli pensati per la casa.

Tra i modelli a libera installazione c’è una maggior scelta, partendo da dispositivi del tutto simili a minibar che contengono poche bottiglie, fino ad arrivare ai prodotti più costosi che sfiorano i due metri di altezza, hanno capacità di 700/800 litri, assicurano zone con temperatura differenziata e la conservazione di qualsiasi tipologia di vino (rosso, bianco, rosè, prosecco, spumante, champagne, ecc.).

Come funziona una cantinetta vino da incasso?

Lo scopo di questo elettrodomestico è creare un ambiente protetto con temperature adeguate per poter conservare al meglio il vino. Il corretto refrigerio si ottiene utilizzando due diversi sistemi: impianto termoelettrico o compressore.

Nel primo caso c’è solamente un impianto costituito da uno o più ventilatori azionati da un termostato che, facendo circolare l’aria, cerca di mantenere la temperatura entro livelli adeguati alla conservazione del vino. Si tratta di apparecchi molto silenziosi ma incapaci di mantenere un costante raffreddamento, soprattutto quando la temperatura ambiente si fa particolarmente elevata.

In questi casi è preferibile scegliere un modello con compressore che sarà senza dubbio più rumoroso, ma permetterà di mantenere la temperatura desiderata funzionando né più né meno come un comune frigorifero.

Come funziona una cantinetta vino a libera installazione?

Per una cantinetta a libera installazione valgono le stesse considerazioni appena fatte per i modelli a incasso. Disponendo quasi sempre di volumetrie maggiori, sono nella gran parte dei casi dispositivi dotati di compressore. Un’ulteriore caratteristica è la possibilità di avere due o tre zone di temperatura differenziata per poter inserire diverse tipologie di vino.

Pro e contro

Analizzando e confrontando le più importanti caratteristiche tecniche di questa tipologia di elettrodomestici, si possono valutare vantaggi e svantaggi in modo da scegliere al meglio in base alle proprie necessità.

Temperatura e umidità

Il controllo di questi due parametri è l’aspetto di maggior importanza per ottenere una soddisfacente conservazione. Innanzitutto è fondamentale conoscere quali debbano essere i corretti valori di temperatura e umidità in base al tipo di vino.

Ad esempio, per conservare un rosso invecchiato è necessario mantenere la temperatura compresa tra 10 e 18 gradi centigradi. Per un vino rosso novello la temperatura deve essere più fresca e variare tra 10 e 12 gradi centigradi, mentre per un bianco l’ideale è avere un refrigerio tra i 6 e 12 gradi centigradi.

Dovendo conservare bottiglie di spumante e champagne, è indispensabile avere un range compreso tra 4 e 8 gradi centigradi. Per quanto riguarda la percentuale di umidità, in linea di massima deve rimanere tra un minimo del 65% ed un massimo del 80%.

Avendo la necessità di alloggiare diverse tipologie di vino è fondamentale scegliere un modello con più zone a temperatura controllata. È un elemento che si trova più facilmente in prodotti di fascia medio/alta ed in particolar modo in modelli a libera installazione: dividono gli ampi volumi interni fino ad ottenere anche tre aree climatizzate separate dove settare la temperatura in base alle esigenze.

Capacità

Come abbiamo già accennato, da questo punto di vista una cantinetta a libera installazione offre maggior flessibilità e possibilità di personalizzazione. I modelli a incasso sono sempre legati a misure che possiamo considerare standard, con una classica larghezza di 60 centimetri per assicurare l’alloggiamento nei vani predisposti in cucina.

Ciò limita inevitabilmente il numero di bottiglie ma anche la loro tipologia: quelle usate per grandi quantitativi di spumante e champagne (le cosiddette magnum) il più delle volte non si possono inserire.

Avendo spazio a disposizione è semplice posizionare cantinette con doppia anta e molti ripiani per inserire anche fino a 300 bottiglie. Alcuni modelli prevedono delle apposite zone per alloggiare bicchieri e decanter.

Altro aspetto da non trascurare è la qualità e tipologia degli scaffali. Per entrambe le categoria i materiali utilizzati sono il legno o la plastica. Quest’ultima soluzione è impiegata soprattutto in modelli più economici e offre il vantaggio di una certa facilità di pulizia. Il numero di ripiani è direttamente legato alla capacità, mentre la loro inclinazione è fondamentale per permette al tappo in sughero di inumidirsi, in modo da mantenere inalterati gli aromi; è una caratteristica che si può trovare in entrambe le tipologie di cantinette.

Estetica

L’aspetto esteriore è un elemento che incide maggiormente per i modelli a libera installazione che spesso vengono posti anche in ambienti della casa diversi dalla cucina. Un prodotto di fascia alta offre finiture esterne in acciaio inox, sportelli in vetro semi-oscurato per proteggere il vino dalla luce, display LCD con pannello multifunzionale e illuminazione interna a led. Un modello a incasso mostra solo la parte anteriore con le bottiglie a vista, dovendosi integrare armoniosamente con l’arredamento della cucina.

Prezzo

Una cantinetta a incasso rappresenta, in linea di massima, una soluzione più economica: si possono trovare buoni prodotti anche con cifre attorno ai 100/150 euro. La scelta è più ampia per i modelli a libera installazione che partono da prezzi molto bassi pari a 150/300 euro, fino ad arrivare ai dispositivi professionali che superano anche i 5000 euro.

Quale scegliere?

La scelta tra l’una o l’altra tipologia è legata principalmente all’utilizzo previsto e soprattutto dagli spazi disponibili. È quest’ultimo elemento che indirizza spesso la decisione: disponendo solo di un vano in cucina sotto il piano di lavoro, la soluzione obbligatoria è un modello a incasso.

Al contrario, potendo sfruttare un locale dedicato o ampi angoli liberi della casa, si può scegliere una delle tante cantinette vino a libera installazione reperibili in commercio.

Un aspetto importante da non dimenticare è la tipologia di vino che si intende conservare e di conseguenza acquistare un prodotto in grado di assicurare zone con temperatura differenziata.