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Purificatore d’aria o deumidificatore?

Purificatore d’aria o deumidificatore? Leggi la guida per conoscerne differenze, pro e contro, e capire quale scegliere.

Purificatore d'aria o deumidificatore?

Differenze

A prima vista le due tipologie di elettrodomestici presentano delle strutture simili, anche se il deumidificatore ha dimensioni mediamente più compatte. Sono accomunati dalla medesima funzione, ossia cercare di rendere l’aria di casa più sana e vivibile. Ciò che cambia è la tecnologia utilizzata per raggiungere tale obiettivo.

Un deumidificatore non fa altro che ridurre i livelli di umidità nell’aria, trasformando l’abitazione in un luogo inospitale per la proliferazione di microorganismi, muffe e batteri. Il purificatore cerca di eliminare gli allergeni e le polveri sottili sia filtrando l’aria che attraverso altri efficaci sistemi (raggi ultravioletti e ioni negativi).

Come funziona un purificatore d’aria?

Questo tipo di apparecchio ha avuto un certo sviluppo solo di recente grazie ad una tecnologia molto più a buon mercato. Il purificatore è dotato di un gruppo aspirante che risucchia l’aria dall’ambiente circostante e la filtra in modo più o meno efficace a seconda del modello scelto.

Un apparecchio molto prestazionale è equipaggiato con due filtri: il primo ai carboni attivi trattiene composti organici come il fumo di sigaretta, gas inquinanti e cattivi odori, mentre il secondo è un elemento HEPA ( High Efficiency Particulate Air) che elimina il particolato, ovvero le polveri con diametro minimo di 0,3 micron.

Oltre ad un potente filtraggio, in molti casi l’aria è sottoposta ad una sterilizzazione tramite lampada a raggi UV che elimina batteri, virus, muffe e altri agenti patogeni presenti. Non è raro trovare purificatori equipaggiati anche di ionizzatore: dispositivo che produce ioni negativi in grado di catturare le particelle sospese nell’aria con carica positiva.

Questo sistema, in verità, non elimina il particolato ma lo fa precipitare a terra sul pavimento o sulle pareti circostanti. Alla fine del suo lungo tragitto, l’aria fuoriesce dalle bocchette per ritornare purificata nel locale.

Come funziona un deumidificatore?

Il deumidificatore ha dimensioni piuttosto compatte con una forma che varia da modello a modello. Indipendentemente dal design più o meno moderno, questo elettrodomestico è caratterizzato da una serie di componenti: motore elettrico, ventola, evaporatore e il gas refrigerante contenuto in un circuito frigorifero.

Il principio di funzionamento sfrutta il cambiamento di stato e temperatura del gas che, venendo a contatto con l’aria, ne trattiene in parte l’umidità. In tale situazione il gas ha una temperatura molto fredda che provoca la condensazione dell’acqua presente nell’ambiente facendola finire in un serbatoio di raccolta. L’aria viene poi immessa nel locale senza subire alcun filtraggio e alterazione di temperatura.

Pro e contro

Per ottenere un ambiente domestico più salubre, respirare un’aria pulita e abbattere il livello di inquinanti, è consigliabile scegliere uno dei due elettrodomestici in base alle proprie necessità e aspettative. Analizziamo di seguito pregi e difetti di entrambi i dispositivi.

Salubrità dell’ambiente

L’aspetto principale da tenere in considerazione quando si parla di questi dispositivi sono gli effetti sulla qualità dell’aria e di conseguenza sulla salute degli abitanti della casa. Il purificatore è la soluzione ideale per chi soffre di allergie: un dispositivo di adeguata potenza può eliminare dall’ambiente polveri sottili, polline, acari, batteri, virus, spore di muffe e permettere da subito di respirare molto più liberamente.

Questi effetti si riescono ad ottenere solo in minima parte con un deumidificatore che, limitandosi ad abbassare il grado di umidità, riduce la possibilità che i microorganismi trovino terreno fertile per svilupparsi e prosperare.

Rappresenta invece un ottimo metodo per eliminare macchie di muffa dalle pareti, soffitti, all’interno di mobili e piccoli ripostigli. Avere un ambiente con un grado di umidità controllato è certamente un toccasana anche per chi soffre di determinate patologie respiratorie, ma soprattutto per soggetti con problemi legati a reumatismi e artriti.

Da non dimenticare l’opportunità di sfruttare un purificatore per eliminare cattivi odori derivanti dal fumo e da altri tipi di esalazioni. Il deumidificatore invece fa scomparire il classico sentore provocato dalla presenza di elevata umidità e muffa.

Rumorosità

Un deumidificatore è un apparecchio decisamente più rumoroso di un purificatore d’aria, con una pressione sonora massima che si aggira attorno ai 45/50 dB. Sono valori assolutamente sopportabili durante il giorno ma decisamente fastidiosi se si prevede un utilizzo notturno.

Il purificatore funziona a diverse velocità ed è solitamente dotato di modalità specifica per la notte in modo da spegnere tutti gli indicatori luminosi e ridurre al minimo la rumorosità che, nei modelli migliori, è di circa 20 dB.

Praticità d’uso

Entrambi i dispositivi sono facilmente trasportabili con ingombri crescenti all’aumentare della volumetria d’aria che sono in grado di trattare. Esistono sia purificatori che deumidificatori da appoggiare anche su un tavolo, occupando un minimo spazio e risultando perfetti per piccoli ambienti.

Si spostano a mano impiegando comode maniglie, mentre per dimensioni maggiori si sfruttano le classiche ruote piroettanti muovendosi con facilità tra i vari ambienti. Per avere la massima praticità d’uso è buona norma verificare la presenza di un telecomando e di un pannello di controllo con display LCD oppure a LED.

Costo

Il costo è un aspetto che non ha un effettivo vincitore. In commercio si trovano modelli per tutte le tasche a partire da poche decine di euro fino ad arrivare a sfiorare i 500 euro. In linea di massima i purificatori d’aria top di gamma sono i più costosi, per via di avanzate tecnologie di filtraggio e di monitoraggio delle sostanze inquinanti. Con circa 200 euro di può acquistare un ottimo deumidificatore in grado di eliminare l’umidità in ambienti di 40/50 metri quadri.

Quale scegliere?

Abbiamo visto come le due tipologie di apparecchi funzionino in modo molto differente. Per prendere una decisione soddisfacente è quanto mai opportuno capire quali siano i reali bisogni. Una persona che soffre di allergie e altre patologie respiratorie come l’asma, troverà in un purificatore d’aria un valido alleato per eliminare allergeni e agenti patogeni, avendo immediatamente un ambiente più salubre e salutare.

Se invece i problemi di salute sono legati ad una eccessiva percentuale di umidità oppure si ha la necessità di sanificare locali con muffe su pareti e soffitto, un buon deumidificatore è in grado di assicurare soddisfacenti risultati già dopo pochi utilizzi. Da non sottovalutare la possibilità di utilizzare contemporaneamente i due dispositivi, unendo vantaggi e benefici di entrambi.

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