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Quando sostituire lo scaldabagno?

Quando conviene cambiare uno scaldabagno? con un nuovo elettrodomestico? Ecco una serie di segnali da prendere in considerazione per la sua sostituzione.

Quando sostituire uno scaldabagno

Ti conviene aggiustarlo?

Lo scaldabagno è spesso utilizzato per integrare l’esistente impianto di riscaldamento e rispondere al fabbisogno di acqua calda per l’igiene personale o l’uso in cucina. In commercio puoi trovare modelli elettrici che rappresentano la soluzione più economica e quelli a gas che richiedono un investimento iniziale maggiore.

Ciò nonostante sono apparecchi con un range di prezzo compreso all’incirca tra 100 e 400 euro. Esistono poi eccezioni quali avanzati scaldabagno elettrici con connessione Wi-Fi per la gestione da remoto che superano abbondantemente i 500 euro.

Qualora uno scaldabagno presentasse seri problemi devi valutare l’effettiva convenienza della riparazione. Gli aspetti da prendere in considerazione sono gli anni di funzionamento e il costo di un nuovo modello che garantisca le medesime prestazioni.

È facile intuire come un piccolo scaldabagno elettrico da poche decine di euro lo puoi cambiare senza troppi pensieri. Per apparecchi a gas invece potrebbe risultare ancora vantaggioso l’intervento. Comunque sei costretto in ogni caso a chiamare un tecnico, quindi puoi sempre richiedere una valutazione del guasto, la fattibilità della riparazione e un preventivo di massima.

Lo scaldabagno elettrico non si accende

È la chiara indicazione che per un determinato motivo non arriva l’alimentazione. Se hai un certa esperienza e gli strumenti necessari (indispensabile un tester) puoi smontare il pannello e verificare l’arrivo dei 220 V in entrata dalla rete. L’esito positivo del controllo significa un problema alla scheda oppure al termostato e la conseguente richiesta d’intervento di un tecnico. Spesso lo scatto dell’interruttore salvavita è un evidente segnale della presenza di un corto circuito.

Non si avvia lo scaldabagno a gas

In uno scaldabagno a gas il mancato avvio può significare che il sistema di blocco si è attivato. Nei modelli più recenti è presente un meccanismo di sicurezza molto sensibile che, in determinate condizioni, impedisce l’erogazione del combustibile. Il motivo principale è una dispersione anomala dei fumi di scarico che tendono a ritornare indietro anziché fuoriuscire all’esterno, facendo così scattare il sistema di blocco.

Non è detto che debba per forza riguardare un problema tecnico, ma potrebbe essere un momentaneo calo del tiraggio causato, per esempio, dal peggioramento delle condizione meteo (di solito un forte vento). In questi frangenti devi solo aspettare qualche minuto e provare a riaccendere lo scaldabagno seguendo la procedura indicata dal fabbricante. Se la combustione non parte il motivo è più grave e riguarda un’ostruzione dei tubi di aspirazione e scarico oppure il ventilatore bloccato.

L’acqua non raggiunge la temperatura desiderata

Se l’acqua rimane tiepida o comunque ben al di sotto della temperatura impostata, il motivo è molto spesso il termostato difettoso. Anche se riesci a regolare correttamente il valore, la resistenza elettrica oppure il bruciatore del gas non sono gestiti al meglio spegnendosi in anticipo e impedendo il giusto riscaldamento.

Nei modelli elettrici la causa è imputabile anche alla resistenza danneggiata oppure alla sua perdita di efficienza per la formazione di incrostazioni di calcare. Lo stesso calcare può accumularsi all’interno della serpentina dove circola l’acqua impedendo il riscaldamento.

Frequente scarico dell’acqua

Ogni scaldabagno presenta una valvola di sicurezza per monitorare il livello di pressione interna al serbatoio e in caso di valori troppo alti provvede all’apertura del circuito per scaricare l’acqua. È un semplice meccanismo che funziona un po’ come la valvola di sfiato di una pentola a pressione. Frequenti interventi del sistema di sicurezza sono il chiaro segnale di un problema. La causa più banale è una regolazione troppo alta della temperatura, mentre quella più seria il malfunzionamento della stessa valvola da sostituire.

Perdita d’acqua

Osservare gocce d’acqua che fuoriescono da sopra o sotto lo scaldabagno è sempre motivo di allarme. Le cause possono essere molteplici e riguardare una semplice perdita dai tubi dell’acqua calda e fredda oppure dai rubinetti per via dei dadi allentati. Anche la valvola di scarico difettosa può provocare tale anomalia, così come l’impostazione di un’eccessiva temperatura crea un’elevata pressione nel serbatoio e porta a perdite dalla valvola di sfogo.

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