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Estrattore di succo o spremiagrumi?

Estrattore di succo o spremiagrumi? Leggi la guida per conoscerne differenze, pro e contro, e capire quale elettrodomestico scegliere.

Estrattore di succo o spremiagrumi?

Differenze

Confrontando un estrattore con uno spremiagrumi l’unico aspetto in comune è la possibilità di ottenere una spremuta. Le differenze sono invece molteplici e riguardano forma, principio di funzionamento, versatilità d’uso, facilità di pulizia e soprattutto il costo.

L’estrattore è un elettrodomestico caratterizzato da un’ingombrante struttura solitamente rivestita in acciaio inossidabile oppure di materiale plastico. La forma può ricordare quella di un frullatore sviluppandosi maggiormente in verticale.

Il cuore è costituito dal motore elettrico e dalla coclea, ovvero una vite in acciaio inossidabile che ruotando schiaccia e spreme frutta e verdura separando la polpa dal succo. I modelli più prestazionali e costosi sono equipaggiati da una coclea ad albero orizzontale, mentre in estrattori economici è di tipo verticale con lama singola o doppia.

In ogni caso il processo di estrazione avviene a freddo con basse velocità di rotazione ed evitando di triturare l’alimento. Il succo prima di finire nell’apposito bicchiere è filtrato da una sottile maglia metallica, mentre gli scarti della lavorazione vengono espulsi in un altro contenitore. Frutta e verdura devono essere tagliate a piccoli pezzi, da inserire nella bocca superiore con l’aiuto di un pestello che, tuttavia, non sempre risulta compreso nella fornitura.

Lo spremiagrumi è un apparecchio decisamente più semplice e può essere di tipo manuale oppure elettrico. Il suo scopo è ottenere rapidamente un succo di arancia, limone, pompelmo o qualsiasi altro agrume.

I modelli elettrici sono costituiti da un corpo motore che alimenta il meccanismo di spremitura. Sarà sufficiente posizionare sul cono mezzo agrume ed esercitare una pressione verso il basso per avviare il dispositivo. Per facilitare e velocizzare le operazioni alcuni modelli sono dotati di una leva per applicare maggior forza. Il succo, dopo essere passato da un grossolano setaccio per eliminare semi e residui di polpa, esce da un beccuccio con sistema anti-goccia per finire nel bicchiere.

Pro e contro

Versatilità d’uso

Da questo punto di vista non c’è il minimo paragone. Lo spremiagrumi svolge un unico compito mentre con l’estrattore puoi preparare spremute oppure succhi con un solo ingrediente o mischiando più tipologie di frutta e verdura. Inoltre disponendo dell’apposito filtro è possibile utilizzare alimenti congelati per ottenere gustosi sorbetti.

Non dimenticare di seguire alcuni accorgimenti ovvero inserire gli alimenti in piccoli pezzi, togliere i semi di grosse dimensioni e le parti estremamente dure come, ad esempio, la buccia degli agrumi, melone, anguria e ananas.

Semplicità di utilizzo

Lo spremiagrumi è un dispositivo tanto semplice ed intuitivo da non richiedere nemmeno una rapida lettura delle istruzioni. Cosa che invece ti consiglio quanto sei alle prese con un estrattore, non tanto per capire le funzioni del tutto elementari, ma per smontare e rimontare le varie parti senza danneggiare l’apparecchio.

Ingombri

L’estrattore necessita di un certo spazio sul piano di lavoro e adeguato agio nella parte superiore per inserire gli ingredienti. Non scordare nemmeno gli ingombri laterali da calcolare prevedendo il posizionamento dei due bicchieri per la raccolta di succo e scarti. Considera che difficilmente un estrattore lo riponi in un pensile dopo l’utilizzo, ma è molto probabile che rimarrà fisso sul piano della cucina sottraendo un bel po’ di spazio.

Ben poche preoccupazioni invece nell’impiegare uno spremiagrumi che già di suo è un elettrodomestico molto meno ingombrante. Inoltre lo puoi conservare comodamente in un armadietto dopo l’uso o lasciare sul piano di lavoro in un angolo, senza dare alcun fastidio.

Facilità di pulizia

Lo spremiagrumi, oltre all’essenzialità e semplicità di utilizzo, ti assicura una rapida pulizia. Dovrai solo togliere cono e setaccio ed effettuare un veloce risciacquo sotto un getto d’acqua per eliminare ogni residuo della spremitura.

L’estrattore di succo è invece un apparecchio che richiede operazioni molto più complicate ed accurate. Metti in conto una certa perdita di tempo per smontare coclea e filtro e provvedere alla rimozione di ogni sedimento. In questa fase non è sufficiente una semplice passata sotto il rubinetto, ma dovrai utilizzare lo spazzolino in dotazione per togliere anche i pezzi più piccoli.

Per mantenere l’estrattore sempre efficiente e godere della massima igiene non puoi trascurare la pulizia che, possibilmente, devi effettuare al termine di ogni preparazione. In caso contrario risulterà ancor più difficoltoso rimuovere i residui ormai secchi.

Prezzo

Con una cifra che oscilla tra i 30 e 60 euro puoi acquistare uno spremiagrumi elettrico con potenza adeguata in base alle tue necessità. Se devi preparare una spremuta solo raramente e vuoi spendere poco più di 10 euro, un modello manuale potrà soddisfare ogni esigenza.

Discorso completamente diverso per un estrattore che impone un investimento ben più oneroso. Anche in questo caso hai ampia possibilità di scelta, trovando prodotti molto economici di marchi poco conosciuti che bene si adattato ad utilizzi sporadici.

Desiderando gustare un buon estratto ogni giorno o per la preparazione di succhi per l’intera famiglia, metti in conto una spesa dai 100 euro a salire, arrivando anche a 300/400 euro per i modelli top di gamma di aziende leader nel settore.

Quale scegliere?

Estrattore e spremiagrumi sono elettrodomestici che si pongono su piani completamente diversi. La presenza dell’uno non preclude l’acquisto anche dell’altro dispositivo, infatti non è raro trovarli entrambi in cucina.

Lo spremiagrumi ti assicura la massima rapidità e praticità nel preparare una spremuta per la colazione o altre occasioni, limitando anche le perdite di tempo per il lavaggio. Lo stesso risultato lo ottieni con un estrattore ma sarebbe un totale spreco impiegarlo solo per spremute di arancia o pompelmo. Visto il costo, gli ingombri e le difficoltà di pulizia il suo acquisto è giustificato dalla previsione di un impiego frequente e per la preparazione di abbondanti quantità di succhi.

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