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Migliori caraffe filtranti

Le migliori caraffe filtranti selezionate per volume totale, efficacia del sistema filtrante, sicurezza e rapporto qualità prezzo.

Prima di iniziare a leggere questo articolo voglio ricordarti che le caraffe filtranti servono per migliorare il gusto dell’acqua di rubinetto e non per renderla potabile.

Ti faccio un esempio, anche io utilizzo un filtro per migliorare il sapore dell’acqua che esce dal rubinetto di casa mia. Presta molta attenzione a sistemi di filtraggio domestici che promettono di rendere l’acqua di casa più sana, in diversi casi è stato appurato che invece di migliorarla la peggiorano, privandola di una serie di sali minerali utili al nostro organismo.

Classifica migliori caraffe filtranti

Brita Marella XL

Brita Marella XL

Pro

  • Elevata capienza
  • Materiali di buona qualità
  • Struttura robusta
  • Migliora da subito il sapore dell’acqua
  • Riduce con efficacia il livello di calcare

Contro

  • Sistema per determinare la durata del filtro piuttosto approssimativo
  • Scomodo alloggiamento in frigorifero

Brita Marella XL è una caraffa filtrante dalla struttura robusta potendola inserire senza problemi in lavastoviglie (tranne il coperchio) e realizzata con materiali plastici di buona qualità. La capacità totale di 3,5 litri assicura circa 2 litri d’acqua filtrata pronta da bere.

Tale capienza è in grado di rispondere alle esigenze di una famiglia numerosa ma, inevitabilmente, incide sulle dimensioni di ingombro pari a 25 centimetri di altezza e 16 centimetri di profondità. Di conseguenza risulta impossibile posizionare la caraffa nella mensola della controporta del frigorifero. L’unica soluzione è rimuovere un ripiano così da creare lo spazio necessario per mantenere l’acqua in fresco.

Nella fornitura è compreso il filtro Maxtra+ da inserire molto facilmente nell’apposito alloggiamento. Ricordo che al primo utilizzo bisogna effettuare due cicli completi e buttare l’acqua ottenuta oppure utilizzarla, ad esempio, per annaffiare le piante.

Dal terzo ciclo in poi si può iniziare a bere l’acqua filtrata che, da subito, presenta un sapore decisamente più gradevole. Il merito va ai sali contenuti nella cartuccia che provvedono a ridurre il livello di calcare e nel contempo trattengono metalli pesanti disciolti nell’acqua del rubinetto.

Se da una parte ho appurato l’efficacia del sistema di filtraggio, dall’altra ho trovato poco attendibile il display integrato nel coperchio per indicare la durata della cartuccia. In pratica si tratta di un semplice contatore che considera solo il tempo di utilizzo e non la quantità d’acqua filtrata, effettuando un countdown di 4 settimane.

Seguendo le indicazioni devo sempre cambiare la cartuccia ogni mese, indipendentemente se ho consumato 10 o 300 litri d’acqua. Il rischio è dover buttare un filtro ancora buono oppure continuare a sfruttare un elemento ormai esausto.

Brita Marella XL è, a mio avviso, una scelta economica per chi consuma molta acqua minerale, ottenendo un buon risparmio ed evitando di trasportare pesanti cestelli nonché smaltire un gran numero di bottiglie di plastica.

L’unico punto debole è l’approssimativo sistema per determinare il consumo del filtro, il che impone un conteggio manuale dei litri prodotti non potendo fare affidamento sul display integrato. Per evitare questo inconveniente la stessa Brita propone modelli più costosi, ma capaci di determinare il momento di sostituzione della cartuccia in base alla durezza dell’acqua e litri filtrati.

Laica J9059

Laica J9059

Pro

  • Prezzo conveniente
  • 4 filtri presenti nella fornitura
  • Riduce il calcare e migliora il sapore dell’acqua

Contro

  • Indicatore manuale sostituzione filtro poco utile
  • Facile mischiare l’acqua filtrata con quella ancora presente nella parte superiore

Laica J9059 è una caraffa filtrante realizzata in plastica senza BPA, dal design elegante e progettata per assicurare un utilizzo confortevole. Comoda la presa ergonomica antiscivolo, così come il foro del coperchio con apertura automatica sotto la pressione del getto d’acqua.

Purtroppo non ho riscontrato la medesima attenzione dal punto di vista funzionale, con miscelazione tra l’acqua presente nella parte superiore con quella filtrata quando inclino la caraffa. Quindi devo sempre attendere la fine del processo di filtraggio prima di iniziare a versare il contenuto.

Ottengo circa 1,2 litri di acqua purificata a fronte di una capacità totale di 2,3 litri grazie all’efficace azione del filtro. In dotazione trovo 4 cartucce che mi assicurano un’autonomia di circa 4 mesi.

La tecnologia Bi-flux si dimostra particolarmente efficiente nell’abbassare la durezza dell’acqua ma anche nel ridurre la percentuale di cloro, metalli pesanti, erbicidi e pesticidi clorurati che potrebbero trovarsi disciolti nonostante la potabilità garantita dall’acquedotto comunale. Tutto ciò si traduce in un sapore decisamente più gradevole, così come la sensazione di bere un’acqua meno pesante.

Questo modello dispone di un semplice contatore manuale integrato nel coperchio che dovrebbe indicare quando sostituire il filtro. Devo dire che l’ho trovato un sistema, in buona sostanza, inutile poiché non tiene assolutamente conto dei litri consumati. Quindi, alla fine, sono costretto a sostituire il filtro ogni mese ma senza l’assoluta certezza che la cartuccia sia effettivamente giunta al termine oppure di aver continuato ad utilizzarla sebbene già esaurita.

La caraffa Laica J9059 offre un prezzo molto competitivo alla luce della buona qualità costruttiva e presenza di 4 cartucce nella fornitura. Ho apprezzato il miglioramento del sapore dell’acqua, tanto più avvertibile quanto maggiore è il livello di calcare e cloro.

Gli svantaggi sono il dover prestare attenzione a non versare il contenuto quando nella parte superiore è ancora presente l’acqua non filtrata e impossibilità di sapere con precisione il momento di sostituire la cartuccia, dovendo procedere comunque al cambio filtro a fine mese.

BWT Penguin

BWT Penguin

Pro

  • Design moderno
  • Migliora da subito il sapore dell’acqua
  • Riduce la percentuale di calcare e cloro
  • Aggiunge magnesio
  • Materiale plastico di buona qualità
  • Separa perfettamente l’acqua non purificata da quella filtrata

Contro

  • Sistema di calcolo della durata filtro molto approssimativo
  • Batteria del display non sostituibile

BWT Penguin è una caraffa filtrante che ho apprezzato da subito per il design moderno e la possibilità di scegliere 6 colorazioni. L’ergonomia è studiata per facilitare l’utilizzo, mentre i due comparti sono progettati per assicurare una perfetta separazione dell’acqua filtrata da quella del rubinetto inserita nel serbatoio colorato.

Aspetto da non sottovalutare poiché, in molti modelli concorrenti, ciò rappresenta un punto debole e impedisce di versare il contenuto fintantoché il processo di filtraggio non è giunto al termine.

Ho trovato soddisfacente anche la qualità del materiale plastico, con spessore adeguato per garantire durata nel tempo e poter inserire la caraffa in lavastoviglie senza preoccupazione. Il coperchio invece lo devo lavare a mano, anche perché integra il display per indicare la durata del filtro.

A tal proposito sottolineo il consueto problema che accomuna tutti i modelli di questa fascia di prezzo, vale a dire la poca attendibilità del sistema. Infatti si tratta di un semplice contatore, con partenza da un valore pari al 100% fino ad azzeramento per avvisare del cambio cartuccia.

Alla fine è un timer impostato a 4 settimane, il che significa sostituire sempre e comunque il filtro ogni mese senza tenere in considerazione i litri consumati. Oltretutto ho notato che risulta impossibile rimuovere la batteria del display una volta esaurita, se non forzando e rompendo l’involucro.

Passando all’efficacia della filtrazione, a mio avviso la tecnologia utilizzata è una tra le migliori in commercio. Da una parte elimina sostanze pericolose eventualmente presenti nell’acqua di casa e dall’altra abbassa sensibilmente i livelli di cloro e calcare aggiungendo magnesio. Possiamo così dire addio a qual fastidioso retrogusto e senso di pesantezza tipico della comune acqua di rubinetto.

Al netto della scarsa attendibilità dell’indicatore elettronico per il cambio cartuccia, il mio giudizio per questa caraffa BWT Penguin è molto positivo. A fronte di un esborso contenuto ottengo un prodotto robusto, ben progettato e capace di migliorare sensibilmente il sapore dell’acqua.

Una serie di vantaggi che mi permettono di risparmiare sui costi mensili dell’acqua minerale, limitare la dannosa formazione di calcare in elettrodomestici come macchina del caffè e ferro da stiro con caldaia, nonché evitare di riempire il carrello della spesa con bottiglie di plastica e doverle poi smaltire.

Aqua Optima Oria

Aqua Optima Oria

Pro

  • Prezzo contenuto sia della caraffa che delle cartucce
  • Riduce con efficacia i livelli di cloro e calcare

Contro

  • Il filtro ha una durata di 100 litri
  • Non c’è alcun indicatore per segnalare quando sostituire la cartuccia

Aqua Optima Oria è una delle caraffe filtrati dal prezzo più economico che si possa trovare in commercio, tuttavia mi ha sorpreso per la capacità di migliorare la qualità dell’acqua domestica.

La tecnologia brevettata Evolve+ sfrutta 5 stadi di filtrazione per ridurre le impurità disciolte e, in particolar modo, i livelli di cloro e calcare ovvero i principali responsabili del cattivo retrogusto. Nel contempo provvede a eliminare eventuali pesticidi, microplastiche, piombo e altri metalli pensanti che, alcune volte, si trovano nell’acqua di casa. A prescindere dalle sostanze presenti, il cambiamento e miglioramento del sapore è immediatamente avvertibile.

Altri aspetti da evidenziare sono la buona robustezza e la qualità del materiale plastico senza BPA, a cui aggiungere la capacità totale netta di 2,8 litri (1,4 litri di acqua filtrata) e le dimensioni che permettono il collocamento anche nella mensola per bottiglie del frigorifero. La maniglia ergonomica offre una buona presa mentre il coperchio presenta il solito meccanismo di apertura sotto la pressione del getto d’acqua.

Osservando la caraffa ho notato l’assenza di qualsiasi sistema per indicare la sostituzione del filtro. Molti competitor offrono display che, tuttavia, si dimostrano soluzioni del tutto inattendibili visto che non considerano i litri d’acqua prodotti. In questo caso il fabbricante dichiara un’autonomia non pari alle canoniche 4 settimane, ma bensì di 100 litri. Perciò dovremo tenere il conto dei consumi per avere un’idea di quando cambiare la cartuccia.

Ho deciso di assegnare una buona valutazione a questa caraffa Aqua Optima Oria alla luce del favorevole rapporto qualità prezzo. Oltre al costo molto economico della caraffa, anche i consumabili risultano economici se confrontati con brand concorrenti e ciò limita lo svantaggio della bassa autotomia.

A mio avviso rappresenta una semplice e pratica soluzione per avere a immediata disposizione acqua addolcita dal sapore simile a quella minerale acquista al supermercato e da impiegare, non solo per dissetarsi, ma anche per l’utilizzo in elettrodomestici sensibili alla formazione di calcare.

ZeroWater ZD-018

ZeroWater ZD-018

Pro

  • Elevata capienza
  • Filtraggio molto efficiente
  • Comodo sistema di erogazione dell’acqua
  • Materiali di buona qualità

Contro

  • Dimensioni ingombranti
  • Manca una maniglia per facilitare il trasporto
  • Sistema per controllo autonomia filtro poco pratico
  • Filtri di ricambio piuttosto costosi

ZeroWater ZD-018 è un distributore di acqua che svolge la medesima funzione di una caraffa filtrante, offrendo però un serbatoio di grande capienza pari a 5,4 litri. Dal punto di vista costruttivo il prodotto risulta caratterizzato da una struttura piuttosto robusta con tutte le parti plastiche senza BPA, un comodo erogatore a pulsante e un coperchio con ampia apertura per favorire l’operazione di riempimento.

Non è stata prevista alcuna maniglia che avrebbe reso il trasporto molto più pratico, soprattutto a serbatoio pieno. Il prezzo da pagare per godere di una notevole capacità sono dimensioni di ingombro di 38 x 14 x 27 (H) cm, il che rende difficoltoso inserire il distributore nel frigorifero qualora volessi mantenere l’acqua in fresco.

A mio avvio la principale qualità di questo prodotto è l’efficienza del sistema di filtraggio. La cartuccia sfrutta una tecnologia a 5 fasi di filtrazione che unisce l’azione dei carboni attivi con lo scambio ionico, così da eliminare la maggior parte delle impurità eventualmente presenti nell’acqua del rubinetto. Una soluzione in grado di offrire risultati tanto più apprezzabili quanto maggiore è la percentuale di calcare e cloro.

Nella fornitura ho trovato anche un misuratore TDS (Total Dissolved Solids), vale a dire uno strumento con cui rilevare la quantità di residuo secco. Il valore viene fornito in ppm ovvero parti per milione; ad esempio 300 ppm indicano che nell’acqua sono disciolti 300 milligrammi di particelle solide ogni litro. Quindi sono in grado di misurare il TDS prima e dopo il filtraggio per avere una precisa indicazione dell’effettiva riduzione di calcare e altre sostanze.

Inoltre, lo strumento è indispensabile per capire quando la cartuccia è ormai esaurita e provvedere alla sostituzione. Ciò nonostante, visto il costo del dispositivo, avrei preferito un misuratore con display integrato nella struttura, anziché dover provvedere alla misurazione manuale ogni tot litri di acqua filtrata.

Secondo la mia opinione ZeroWater ZD-018 assicura un notevole miglioramento del sapore dell’acqua del rubinetto e rappresenta una valida alternativa alle bottiglie di plastica e ai boccioni di acqua utilizzati in ufficio e altri luoghi di lavoro.

In linea di massima il distributore dovrebbe consentire un buon risparmio sull’acquisto di acqua minerale, tuttavia ciò dipende dall’effettiva durata del filtro visto che le cartucce non sono tra le più economiche.

Come scegliere una caraffa filtrante

Migliori caraffe filtranti

Innanzitutto è bene chiarire che questi prodotti non sono utilizzabili per potabilizzare l’acqua non potatile, questo compito è demandato esclusivamente ai sistemi di filtraggio dei gestori dei servizi idrici autorizzati dallo stato Italiano.

Le caraffe filtranti sono un prodotto utilizzato da chi preferisce bere un’acqua più leggera e gradevole al gusto rispetto a quella del rubinetto di casa. Vediamo insieme come scegliere una caraffa filtrante che possa rispondere alle nostre effettive necessità.

Un particolare al quale prestare attenzione è certamente l’etichetta, che riporta tutti gli elementi (inquinanti o meno) dai quali il filtro può proteggere. Tracce di sostanze quali trialometani e solventi possono essere infatti presenti nell’acqua di rete, conferendole sapori e odori non desiderati.

Utilizzate come alternativa semplice ed economica ai più completi impianti di depurazione per osmosi inversa, le caraffe filtranti sono spesso equipaggiate con cartucce dotate di filtro al carbone attivo. Possono così risolvere il problema olfattivo, garantendo in alcuni modelli una protezione anche di tipo sanitario, ma col tempo si intasano e devono essere cambiate di frequente.
Normalmente queste componenti vanno sostituite una volta al mese per i modelli tradizionali, incidendo in maniera decisiva sul costo di mantenimento di una caraffa filtrante.

L’attenzione al risparmio non deve comunque essere l’unico fattore nella scelta di una caraffa filtrante: in alcune città, in cui l’acqua del rubinetto è particolarmente dura, l’alternativa alla caraffa filtrante è l’acquisto di acqua minerale in bottiglia, che deve essere trasportata fin dentro l’abitazione e produce una certa quantità di rifiuti extra che dovranno essere poi smaltiti. A tal proposito, l’alternativa più sicura ed ecologica è rappresentata senza dubbio da un buon addolcitore d’acqua domestico.

A tal proposito, andiamo a individuare gli altri fattori da prendere in considerazione prima di comprare una caraffa filtrante, iniziando proprio dal valutare il numero di filtri già forniti con la confezione: valutare ad esempio un modello che offre in dotazione una buona scorta iniziale è già un criterio di acquisto.

Altro fattore da considerare è certamente la capienza della caraffa filtrante: valore facilmente reperibile già dalle indicazioni fornite dal costruttore, indica in due misure il volume totale della caraffa e il volume utile di acqua filtrata. La valutazione a riguardo è piuttosto semplice e dipende da quanto è grande il nucleo familiare e dalle proprie abitudini di consumo.

Secondo uno studio dell’Anses (Agenzia nazionale Francese per la sicurezza alimentare, ambientale e della salute sul lavoro), l’uso di caraffe filtranti può portare al rilascio di vari contaminanti come ioni d’argento, sodio, potassio e ammonio, ma anche un abbassamento del pH o persino un deterioramento della qualità microbiologica dell’acqua potabile. Per questo motivo è fondamentale non puntare su prodotti troppo economici e di produttori non certificati.

Domande frequenti

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