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Raffrescatore evaporativo o condizionatore?

Raffrescatore evaporativo o condizionatore? Leggi la mia guida per conoscerne differenze, pro e contro, e capire quale sistema di raffrescamento scegliere.

Raffrescatore evaporativo o condizionatore?

Differenze

I dispositivi sono completamente diversi sia nel principio di funzionamento che nella struttura. Il raffrescatore è un apparecchio prettamente portatile da trasportare dove serve; ha un limitato potere refrigerante e sfrutta un principio naturale per abbassare la temperatura, aggiungendo all’aria aspirata molecole d’acqua fredda.

Il condizionatore è il più delle volte costituito da un sistema fisso mono o multisplit, anche se esistono molti modelli portatili. Per il suo funzionamento utilizza sostanze chimiche (gas refrigeranti), sottrae umidità all’aria circostante, causa inquinamento ambientale ma offre un elevato e rapido refrigerio. E’ un apparecchio decisamente più costoso di un raffrescatore, richiede maggiori costi d’installazione e una periodica manutenzione.

Come funziona un condizionatore?

Le parti principali di un condizionatore sono: compressore, valvola di espansione, condensatore ed evaporatore. In modelli fissi i primi tre componenti si trovano nell’unità esterna, mentre l’evaporatore è inserito nel diffusore da installare a parete. Lo scambio termico avviene grazie all’utilizzo di un fluido refrigerante fatto circolare in un circuito sotto pressione.

Tale fluido passa dallo stato liquido a quello gassoso nell’evaporatore assorbendo calore dall’aria circostante. Il compressore invia il gas caldo nel condensatore dove subirà il processo inverso cedendo calore all’ambiente esterno e ritornando allo stato liquido. Il fluido ricomincerà il suo ciclo passando in una valvola di espansione per abbassare la sua temperatura e fare nuovamente ritorno all’evaporatore.

L’utilizzatore deve limitarsi ad impostare la temperatura desiderata attraverso un telecomando e aspettare pochi minuti perché l’ambiente venga climatizzato. Il sistema funziona in modo automatico mantenendo costante il livello di refrigerio e modulando la potenza in base alle variazioni di temperatura.

Come funziona un raffrescatore evaporativo?

Il dispositivo è costituito da una ventola che aspira aria dall’ambiente circostante e la immette nuovamente nel locale dopo un abbassamento di temperatura. Per ottenere tale risultato viene utilizzata dell’acqua (molte volte addizionata con ghiaccio) contenuta in un apposito serbatoio e un pannello evaporativo.

Le molecole d’acqua vengono nebulizzate e sfruttate per abbassare la temperatura dell’aria che, passando attraverso il pannello evaporativo, uscirà dalle bocchette fresca e purificata. In questo modo si ottiene un effetto climatizzante del tutto naturale e senza la necessità di aperture verso l’esterno.

Pro e contro

È giunto il momento di analizzare gli aspetti positivi che contraddistinguono queste due tipologie di apparecchi per la climatizzazione e di evidenziare eventuali punti deboli.

Potere refrigerante

Il termine indica l’effettiva capacità del dispositivo di abbassare la temperatura e quindi la sua reale efficacia. Un condizionatore, sia portatile che fisso, è decisamente più prestazionale di qualsiasi raffrescatore evaporativo.

In base alla grandezza della stanza basta scegliere una potenza adeguata (espressa in BTU) per ottenere soddisfacenti risultati. Ciò lo rende una soluzione adatta non solo per climatizzare locali di grandi dimensioni, ma anche l’intera abitazione. Il raffrescatore ha invece un potere refrigerante molto più limitato ed è consigliato per ambienti di piccole volumetrie ed in grado di ridurre di pochi gradi la temperatura.

Rumorosità

Caldo e alte temperature sono spesso i principali responsabili di notti estive passate in bianco. Quando si climatizza la camera da letto è necessario tenere in seria considerazione la rumorosità generata dal dispositivo. Il condizionatore fisso è il sistema in assoluto più silenzioso avendo il compressore inserito nell’unità esterna.

Utilizzando specifici programmi, la pressione sonora si aggira attorno ai 20 dB. Il raffrescatore ha una ventola che, ruotando ad alta velocità, provoca una massima rumorosità di circa 50/60 dB: valore che si riduce utilizzando opportune modalità Sleep, pur rimanendo superiore a quello di un condizionatore.

Consumi

La richiesta energetica di un raffrescatore evaporativo è molto limitata e dipende dalla potenza del motore elettrico. I modelli più performanti sono equipaggiati con motori di circa 100 watt, assicurando un ridotto consumo anche dopo molte ore di utilizzo.

Discorso completamente diverso per un condizionatore: un sistema fisso fatto funzionare 8 ore al giorno può assorbire da 1.000 a 2.000 kWh che, tradotti in cifre, significa un esborso in bolletta compreso tra 200 e 450 euro per il solo periodo estivo.

Costi

Il raffrescatore è un dispositivo nettamente più economico di un condizionatore. Per l’acquisto di un buon modello si possono spendere cifre di circa 150/200 euro senza dover mettere in conto altre spese aggiuntive. Essendo un apparecchio portatile non richiede alcun tipo di installazione e anche la manutenzione è minima.

Un condizionatore, oltre ad un prezzo più alto, può prevedere l’intervento di manodopera specializzata qualora il sistema sia fisso e composto da uno o più split. Anche la sua manutenzione è molto impegnativa con pulizia mensile dei filtri e verifica annuale del buon stato di funzionamento da parte di un tecnico.

Salute

L’aria condizionata rende l’ambiente più confortevole ma spesso è poco tollerata da chi ha determinati problemi di salute (patologie respiratorie, dolori articolari e muscolari). Il raffrescatore permette di ottenere un abbassamento della temperatura in modo più naturale con un’aria fresca e un adeguato grado di umidità. Entrambi i dispositivi sono dotati di filtri, di conseguenza la polvere e le particelle di più grosse dimensioni vengono trattenute.

Quale scegliere?

Ciò che maggiormente condiziona la scelta sono le condizioni climatiche estive dell’area geografica e la differenza tra temperatura ambientale esterna ed interna. In abitazioni con un ottimo isolamento termico e ubicate in zone non particolarmente calde con bassi livelli di umidità, si possono ottenere ottimi risultati anche con un raffrescatore evaporativo.

Se invece il caldo è opprimente ed è necessario abbassare velocemente e di molti gradi la temperatura, la scelta non può che essere un condizionatore. Per chi soffre di patologie respiratorie o altri problemi di salute l’aria condizionata potrebbe risultare controproducente, ottenendo invece dei benefici dalla naturale e fresca brezza prodotta da un raffrescatore.

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