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Quando sostituire l’aspirapolvere a traino?

Quando conviene cambiare l’aspirapolvere a traino con un nuovo elettrodomestico? Ecco una serie di segnali da prendere in considerazione per la sua sostituzione.

Quando sostituire l'aspirapolvere a traino

Che modello hai?

È difficile non trovare nella maggior parte delle case un aspirapolvere a traino con cavo, visto che rappresenta lo strumento tra i più utilizzati per la pulizia domestica. Un elettrodomestico sfruttato quotidianamente e quindi soggetto ad usura e possibili guasti.

Quando sopraggiunge un problema serio che impedisce un efficace utilizzo, spesso risulta poco conveniente effettuare la riparazione. Per decidere devi tenere in considerazione fattori quali il numero di anni del dispositivo e la spesa per acquistare un modello con pari caratteristiche tecniche. Il più delle volte, anche senza richiedere un preventivo, è facile intuire come il costo della riparazione possa avvicinarsi o superare il prezzo di un nuovo prodotto.

Se escludi gli aspirapolvere a traino con batteria e quelli a filo di noti brand quali Dyson, Miele, Rowenta e Philips giusto per citare i marchi più famosi, puoi trovare decine di modelli compresi in una fascia di prezzo tra i 70 e 150 euro.

Apparecchi comunque dalle buone prestazioni e validi sostituti del vecchio aspirapolvere, di conseguenza non vale nemmeno la pena perdere tempo per recarti ad un centro assistenza. La convenienza semmai potrebbe rimanere per prodotti top di gamma delle aziende sopra citate, sempre che non siano elettrodomestici troppo datati con pezzi di ricambio ormai fuori produzione da anni.

Rottamare l’aspirapolvere

Un apparecchio può finire in discarica nonostante il sistema di aspirazione risulti ancora funzionante. Il motivo potrebbe essere l’impossibilità di recuperare consumabili quali sacchetti di raccolta polvere e filtri oppure gli accessori danneggiati. Altre volte invece decidi di sostituire il vecchio modello perché hai necessità di passare ad un aspirapolvere a traino più potente o dotato di una tecnologia che meglio si adatta alle tue esigenze.

L’aspirapolvere non si accende

La mancanza di alimentazione elettrica impedisce all’apparecchio di accendersi e nelle circostanze più banali è solo il cavo interrotto. Una situazione che si verifica anche nei dispositivi dotati di avvolgicavo, infatti le grosse sollecitazioni in fase di rientro possono danneggiare col tempo le connessioni elettriche o provocare il distacco di un filo.

Altro semplice guasto riguarda l’interruttore difettoso che non apre e chiude il circuito oppure lo fa con difficoltà. Il problema più grave si verifica quando il gruppo motore-turbina è bruciato o danneggiato, il che provoca molto spesso la sostituzione dell’aspirapolvere non trovando alcuna convenienza nella riparazione.

L’aspirapolvere si spegne e riaccende improvvisamente

Se mentre stai aspirando l’apparecchio si spegne all’improvviso e magari si riavvia da solo dopo pochi secondi, la causa potrebbe essere un falso contatto nelle connessioni elettriche oppure il cavo parzialmente rovinato in un punto e prossimo alla rottura definitiva. Altro componente che causa tale anomalia è il condensatore, ovvero il dispositivo che gestisce l’avvio del motore e qualora difettoso potrebbe spegnere in qualsiasi momento l’aspirapolvere o impedirne l’accensione.

L’aspirapolvere non aspira

Un apparecchio che non aspira polvere e piccoli detriti o fa molta più fatica del solito potrebbe presentare diversi inconvenienti. I meno gravi riguardano una scarsa attenzione nelle operazioni di manutenzione e pulizia. Mi riferisco al mancato svuotamento del sacchetto di raccolta o del serbatoio, il filtro intasato, il tubo flessibile ostruito e la spazzola sporca. Tutti fattori che vanno ad incidere negativamente sulla forza aspirante e qualità della pulizia. Sono altresì aspetti che puoi risolvere con facilità in completa autonomia e senza affrontare grosse spese, se non il costo per la sostituzione del sacchetto o del filtro.

Problemi molto più seri riguardano invece il motore e la turbina danneggiati che non generano più la depressione necessaria per risucchiare lo sporco. Anche il condensatore difettoso impedisce l’avvio del motore oppure provoca accensioni casuali. L’ultima possibile causa è la presenza di una perdita d’aria nel circuito dell’impianto d’aspirazione che comporta un calo di potenza. Il solo intervento a costo zero che puoi eseguire è la verifica del tubo flessibile e tappare eventuali buchi.

Parti plastiche danneggiate

Anche i prodotti top di gamma sono ormai realizzati per il 90% in materiale plastico. Ciò non significa che abbiano una struttura poco resistente, tuttavia è più facile che un componente si possa rompere. Punti particolarmente sensibili sono gli ancoraggi e agganci del serbatoio estraibile e dei vari coperchi, le ruote, il sistema avvolgicavo, la sede del filtro e gli innesti degli accessori. Sembrano banalità ma è sufficiente un particolare danneggiato per rendere inutilizzabile l’aspirapolvere. Un importante aspetto da non sottovalutare è la difficoltà sempre maggiore nel reperire ricambi per modelli anche recenti.

Comandi non funzionanti

Altro punto soggetto ad usura sono i comandi costituiti da vari selettori e due grossi pulsanti da attivare col piede per accendere l’apparecchio e avvolgere il cavo. A parte le differenze costruttive ed estetiche tra i vari modelli, rimane il fatto che uno di questi particolari danneggiati mette fuori servizio o limita la praticità dell’elettrodomestico. La questione di fondo che porta spesso alla precoce sostituzione dell’aspirapolvere a traino è sempre la stessa, ossia il costo elevato della riparazione e la difficile reperibilità dei ricambi.

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