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Migliori macchine da caffè a capsule

Le migliori macchine da caffè a capsule selezionate per rapporto qualità/prezzo, oltre a classifica, recensioni e come scegliere, trovi anche il confronto prezzi.

Classifica migliori macchine da caffè a capsule

De Longhi Essenza Mini EN85

 

Recensione De Longhi Essenza Mini EN85

Pro

  • Dimensioni compatte
  • Rapido riscaldamento
  • Memorizzazione lunghezza caffè
  • Si può posizionare anche una tazza grande
  • Programma per la decalcificazione

Contro

  • Spegnimento manuale poco pratico
  • Scomoda rimozione sia del contenitore capsule usate che vaschette raccogli-gocce
  • Impossibile eseguire una pulizia approfondita

De Longhi Essenza Mini EN85 è una macchina da caffè espresso a capsule dal design moderno e accurato. L’azienda italiana offre diverse colorazioni potendo scegliere la versione nera, bianca oppure con tinte decisamente più vivaci per dare un tocco di originalità all’ambiente domestico. Solitamente nella fornitura è compresa una confezione di capsule Nespresso con varie miscele, comunque possiamo utilizzare anche capsule compatibili.

La larghezza di soli 8,4 centimetri, profondità di 33 centimetri e altezza di 20,4 centimetri consentono di posizionare l’apparecchio occupando pochissimo spazio. Chiaramente le dimensioni così compatte costringono ad alcuni compromessi, ovvero un serbatoio dell’acqua di appena 0,6 litri e un portacapsule usate da 6 elementi. A tal proposito è opportuno ricordarsi di non inserire un’ulteriore capsula quando il contenitore è pieno, poiché rischia di rimanere incastrata.

Il design essenziale è accompagnato da un funzionamento altrettanto elementare. Infatti dispongo di due soli pulsanti con led per avviare la macchina (basta premerne uno), attendere che le luci da lampeggianti diventino fisse e selezionare un caffè corto oppure lungo. Inoltre ho l’opportunità di memorizzare la lunghezza tenendo premuto uno dei tasti per alcuni secondi, così al successivo avvio la macchina erogherà il caffè in base alle mie preferenze.

Il riscaldamento dell’acqua è piuttosto rapido impiegando dai 25 ai 30 secondi. Il merito è della caldaia con sistema Thermoblock e resistenza elettrica da 1150 W. Si tratta di una potenza molto alta per cui anche i consumi elettrici non sono da sottovalutare in caso di uso frequente.

Per spegnere la macchina devo premere contemporaneamente i due tasti. Soluzione poco comoda in quanto se sbaglio parte la fase di riscaldamento. La macchina entra comunque in modalità stand-by dopo 3 minuti e si arresta automaticamente trascorsi 9 minuti di inattività. Per avviare il programma di decalcificazione devo sempre premere nello stesso tempo i due pulsanti a macchina spenta.

Altro interessante particolare costruttivo riguarda l’altezza dell’erogatore che permette di posizionare sia una tazzina da caffè che una tazza da cappuccino. Non ho invece trovato molto pratici né il contenitore delle capsule usate né la vaschetta raccogli-gocce divisa in due.

Oltre alle piccole dimensioni che comportano un rapido riempimento e frequenti svuotamenti, anche la rimozione è piuttosto laboriosa. A parte questi tre componenti, non posso smontare e pulire nient’altro. Al massimo riesco a rimuovere qualche residuo dal vano portacapsule attraverso una piccola spazzola.

Secondo la mia opinione De Longhi Essenza Mini EN85 offre come punti di forza il design ricercato, le dimensioni compatte e la rapida erogazione di un buon caffè alla corretta temperatura. Vista la ridotta capacità di serbatoio, vaschette di raccolta e contenitore capsule usate è una macchina per espresso adatta a chi prepara pochi caffè. Viceversa bisogna mettere in conto frequenti operazioni di riempimento e svuotamento.

Bialetti Gioia

Recensione Bialetti Gioia

Pro

  • Design moderno
  • Dimensioni compatte
  • Possibilità di scegliere la lunghezza del caffè
  • Espulsione automatica della capsula nell’apposito contenitore

Contro

  • Funziona unicamente con capsule in alluminio Bialetti
  • Non è possibile erogare solo acqua calda
  • Limitata capacità del serbatoio

Bialetti Gioia è una macchina da caffè espresso a capsule dal design moderno e molto elegante caratterizzato da linee morbide e finitura in plastica lucida con doppia colorazione. L’azienda italiana offre la possibilità di scegliere ben 8 tonalità del rivestimento laterale per soddisfare ogni esigenza estetica.

Le dimensioni risultano parecchio contenute assicurando una profondità di 34 centimetri, larghezza di 9,5 centimetri e altezza di 22 centimetri. Chiaramente il prezzo da pagare per beneficiare di un ingombro così limitato è un serbatoio con capacità di appena mezzo litro che costringe a frequenti riempimenti. Altre caratteristiche costruttive sono il meccanismo di espulsione automatica della capsula, cassettino in grado di contenere 8 capsule usate e il poggia tazze removibile che funge anche da vaschetta raccogli-gocce.

Passando alle prestazioni, nel corso della prova ho ottenuto sempre un caffè cremoso e alla corretta temperatura. Le capsule in allumino Bialetti non offrono una grande varietà di gusti tuttavia, secondo la mia opinione, sono di ottima qualità. Il merito dei soddisfacenti risultati va attribuito anche al performante sistema di riscaldamento con caldaia Thermoblock e pompa che assicura una pressione dell’acqua di 20 Bar.

Non serve alcun tipo di esperienza o perdere tempo a leggere le istruzioni per preparare un espresso. Tutto quello che dobbiamo fare è alzare il coperchio, inserire la capsula in alluminio, richiudere e pigiare uno dei due pulsanti per scegliere un caffè corto o lungo.

La macchina è dotata di spegnimento automatico dopo alcuni minuti di inutilizzo. Un limite che ho riscontrato è l’impossibilità di erogare solo acqua, infatti il sistema di controllo della capsula impedisce il funzionamento a vuoto. Particolare da tenere presente visto che molte persone sono abituate a riscaldare il circuito erogando prima un po’ di acqua calda e subito dopo il caffè.

In conclusione, Bialetti Gioia la considero una macchina per caffè espresso capace di garantire buone prestazioni e un utilizzo davvero elementare. Ciò nonostante presenta qualche punto debole da tenere in considerazione al momento dell’acquisto.

Mi riferisco, innanzitutto, all’impossibilità di utilizzare capsule compatibili in plastica che limita di molto la varietà di miscele disponibili. In secondo luogo la ridotta capacità del serbatoio non la rende una scelta consigliabile a chi deve preparare numerosi caffè. Infine la potenza di 1200 W è un valore che incide in maniera significativa sui consumi qualora si preveda un utilizzo quotidiano intenso.

Illy X7.1

Recensione Illy X7.1

Pro

  • Prepara un espresso cremoso alla corretta temperatura
  • Design elegante
  • Materiali di qualità
  • Utilizzo molto semplice
  • Integra il pannarello per il vapore
  • Serbatoio di grande capacità

Contro

  • Scomoda rimozione del serbatoio
  • Serve parecchio tempo per montare il latte
  • Non è possibile regolare la lunghezza del caffè

Illy X7.1 è una macchina per caffè espresso a capsule caratterizzata da un design alquanto ricercato che unisce forme dallo stile vintage con elementi moderni. Ciò che salta subito all’occhio è il classico portafiltri che troviamo, solitamente, in macchine a cialde oppure con caffè macinato.

In questo caso il sistema è stato utilizzato per consentire l’inserimento della capsula Iperespresso. Si tratta di una soluzione comoda, tuttavia potrebbe richiedere qualche prova per acquisire una buona dimestichezza. Inoltre sottolineo come in commercio siano presenti poche capsule compatibili in alternativa alle originali.

Tra i particolari costruttivi più interessanti, metto in evidenza l’ampia base d’appoggio della tazzina realizzata in acciaio inox e facilmente removibile per l’accesso alla sottostante vaschetta raccoglie-gocce di buona capienza.

Anche il serbatoio offre una notevole capacità di ben 1,2 litri per limitare le operazioni di riempimento. La tanica in plastica trasparente è stata integrata con armonia nella struttura e permette di controllare visivamente il livello dell’acqua. L’unica nota negativa riguarda il sistema di estrazione piuttosto scomodo. La parte superiore viene sfruttata per ricavare un pratico ripiano riscaldato per posizionare alcune tazzine e tenerle al caldo.

Il pannello di controllo offre un layout ordinato e funzionale per rendere l’utilizzo alquanto intuitivo. Basta pigiare il pulsante di sinistra e osservare il display centrale per capire quando è terminata la fase di riscaldamento.

Una serie di valori (20, 40, 60 e 80) si illuminano progressivamente per mostrare la crescita della temperatura e quando l’icona raffigurante la tazzina si accende significa che possiamo erogare il caffè premendo il tasto al centro. Ci sono altre due spie luminose a indicare, rispettivamente, la macchina pronta per erogare vapore o acqua calda dal pannarello o la necessità di eseguire un ciclo di decalcificazione.

Secondo la mia opinione uno degli aspetti più vantaggiosi di questo prodotto è la qualità del caffè che risulta caldo, cremoso e profumato quasi come l’espresso del bar. Discorso diverso per la preparazione del cappuccino visto che montare il latte non è risultato affatto semplice, dovendo impiegare molto tempo per raggiungere un’adeguata consistenza.

Illy X7.1 è stata progettata con massima cura nei dettagli e realizzata con materiali di qualità per assicurare un pratico utilizzo, affidabilità e lunga durata nel tempo. Il limite più significativo emerso nel corso della prova riguarda l’impossibilità di regolare la lunghezza del caffè. Da non dimenticare anche la poca scelta di capsule sia originali che compatibili.

De Longhi EDG 110 WB

Recensione De Longhi EDG 110.WB

Pro

  • Dimensioni compatte
  • Possibilità di erogare acqua calda o fredda
  • Elevata capacità del serbatoio se rapportata agli ingombri ridotti
  • Vaschetta raccogli-gocce regolabile in altezza
  • Funzionamento molto semplice
  • Ampia scelta di bevande

Contro

  • Manca un interruttore on/off
  • Vaschetta raccogli-gocce poco capiente
  • Consumi elevati

De Longhi EDG 110WB è una macchina per caffè che utilizza capsule Nescafè Dolce Gusto originali oppure compatibili. Ciò permette di avere a disposizione un’ampia scelta di bevande a partire dal caffè espresso o americano con diversi aromi, tè, tisane, cappuccino, cioccolata e persino zuppe di svariati gusti.

Il design presenta una forma piuttosto originale ma comunque funzionale per consentire un pratico utilizzo. Oltretutto le dimensioni molto compatte favoriscono il posizionamento sul piano della cucina occupando uno spazio davvero ridotto.

Ciò nonostante devo evidenziare un serbatoio dell’acqua removibile di capacità pari a 0,8 litri, ovvero un valore decisamente superiore alla media dei prodotti concorrenti che si attesta attorno a 0,5 / 0,6 litri. La struttura è completamente in plastica offrendo comunque una certa solidità.

Tra le migliori qualità annovero la praticità e semplicità d’uso. Il serbatoio è di facile riempimento e permette di controllare il livello dell’acqua, la vaschetta raccogli-gocce è regolabile in altezza su due livelli per posizionare anche una tazza da cappuccino, mentre per preparare un caffè basta inserire la capsula e attendere che la luce a led diventi verde per poi spostare la leva verso destra.

Se invece muovo la leva a sinistra ottengo l’erogazione di acqua fredda. Il riscaldamento è piuttosto rapido grazie a una resistenza che assorbe ben 1400 W di potenza; aspetto da tenere in considerazione prevedendo un utilizzo frequente poiché incide sui consumi energetici.

Passando agli aspetti negativi, i più rilevanti sono la vaschetta raccogli-gocce di bassa capienza che costringe e frequenti svuotamenti facendo molta attenzione a non rovesciare il contenuto e la mancanza di un interruttore on/off.

Quest’ultimo è comunque un problema di poco conto visto che la macchina si accende ogni qualvolta estraggo il portacapsule avviando la fase di riscaldamento ed entra in stand-by dopo un minuto dall’erogazione dell’ultimo caffè, mentre si spegne completamente trascorsi circa 5 minuti di inutilizzo.

De Longhi EDG 110WB è, secondo la mia opinione, una scelta di acquisto consigliata per chi dispone di poco spazio e desidera gustarsi un espresso oppure altre bevande sia fredde che calde. Il tutto beneficiando di un utilizzo intuitivo, facilità di pulizia e dovendo solo eseguire periodicamente un ciclo di decalcificazione.

Nonostante le buone prestazioni con un rapido riscaldamento e una pressione di 15 bar, la qualità del caffè è direttamente legata al tipo di capsule. Vista l’ampia scelta serviranno un po’ di tentativi per trovare la miscela più adatta ai propri gusti.

Krups Piccolo XS Fighter KP1A3B

Recensione Krups Piccolo XS Fighter KP1A3B

Pro

  • Prezzo basso
  • Dimensioni compatte
  • Utilizzo molto semplice
  • Riscaldamento rapido
  • Raccogli-gocce con altezza regolabile

Contro

  • Non ha un interruttore on/off
  • Non è possibile regolare la lunghezza del caffè
  • Vaschetta raccogli-gocce poco capiente

Krups Piccolo XS Fighter KP1A3B è un macchina da caffè espresso adatta per capsule Nescafè Dolce Gusto sia originali che compatibili. Dal punto di vista estetico offre un design piuttosto moderno con una forma originale e un rivestimento interamente in plastica lucida. Le dimensioni compatte favoriscono il comodo posizionamento sul piano di lavoro della cucina oppure in altri punti della casa, mentre il peso leggero assicura facili spostamenti.

Nonostante gli ingombri contenuti, il serbatoio ha una capienza di 0,8 litri. Valore superiore alla media dei prodotti concorrenti con misure analoghe e ciò consente di ridurre la frequenza dei rabbocchi. Il contenitore lo rimuovo con facilità oppure lo lascio nella sua sede e mi limito a togliere il coperchio aggiungendo acqua con una caraffa.

La vaschetta raccogli-gocce a forma circolare offre da una parte il vantaggio di regolare l’altezza in base alle dimensioni della tazza, ma dall’altra una capienza davvero minima. Oltre a doverla svuotare spesso, devo prestare parecchia attenzione vista la facilità con cui si rovescia il contenuto.

Preparare un espresso è un gioco da ragazzi e non serve nemmeno consultare il manuale. Devo solo alzare il coperchio, inserire la capsula, richiudere e attendere che la luce a led posizionata sul lato di sinistra da rosso lampeggiate passi a verde fisso. A questo punto mi basta spostare la levetta verso destra per erogare il caffè.

Tutta questa semplicità ha però un rovescio della medaglia, ossia l’impossibilità di regolare o memorizzare la lunghezza della bevanda. Posso solo arrestare manualmente l’erogazione in base ai miei gusti osservando a occhio il livello di caffè nella tazzina. Non c’è nemmeno un interruttore on/off, con la macchina che avvia il riscaldamento quando estraggo il portacapsule e si spegne automaticamente dopo alcuni minuti di inattività.

Secondo la mia opinione Krups Piccolo XS Fighter KP1A3B è una macchina per caffè espresso a capsule dal favorevole rapporto qualità prezzo e adatta per un impiego non troppo intensivo. Il rapido riscaldamento, l’utilizzo intuitivo e la facilità di pulizia sono vantaggi apprezzati da chi desidera gustarsi un espresso caldo e cremoso la mattina o dopo i pasti.

Prevedendo l’erogazione di numerosi caffè, è bene considerare i limiti dovuti alle dimensioni compatte e la massima potenza assorbita compresa tra 1340 e 1600 W che, sebbene porta velocemente l’acqua in temperatura, incide sui consumi energetici.

Smeg LM200

Recensione Smeg LM200

Pro

  • Design ricercato
  • Comoda rimozione del cassetto capsule usate e vaschetta raccogli-gocce
  • Pulizia molto semplice
  • Possibilità di scegliere la lunghezza del caffè
  • Funzione di memorizzazione della lunghezza

Contro

  • Prezzo alto

Smeg LM200 è una macchina per caffè espresso progettata per funzionare con capsule Lavazza Modo Mio sia originali che compatibili. Questo modello fa parte di una linea di prodotti caratterizzati dal design vintage che richiama apparecchi degli anni 50.

Infatti le linee molto morbide e arrotondate, il contrasto dei particolari cromati e il marchio riportato a caratteri cubitali sulla parte anteriore, fanno venire alla mente elettrodomestici di tempi ormai lontani. Le dimensioni sono abbastanza compatte anche se risultano leggermente superiori rispetto a modelli dotati di medesime caratteristiche tecniche.

La macchina non è solo curata esteticamente ma offre adeguate prestazioni per ottenere un espresso caldo e cremoso. L’impianto di riscaldamento è costituito da una caldaia in acciaio con sistema Thermoblock, il che consente il rapido innalzamento della temperatura sfruttando una resistenza elettrica da 1250 W. Anche il valore della potenza risulta in linea con prodotti concorrenti e permette all’apparecchio di essere pronto in una manciata di secondi.

Il funzionamento lo gestisco tramite gli unici due pulsanti dotati di indicatori luminosi. Posso avviare il riscaldamento premendo un tasto, scegliere l’erogazione di un caffè lungo o corto e memorizzare la lunghezza tenendo premuto un pulsante a scelta.

Non è stato previsto un interruttore generale per lo spegnimento, tuttavia la macchina si arresta automaticamente dopo 9 minuti di inattività. Il tasto per il caffè corto funge anche da avviso per la decalcificazione, iniziando a lampeggiare con luce di colore arancione fintantoché non effettuo il ciclo di pulizia.

La procedura è molto semplice dovendo riempire il serbatoio con acqua e un prodotto specifico, schiacciare entrambi i pulsanti quando la macchina è in stand-by, attendere il termine del riscaldamento (le luci smettono di lampeggiare) e iniziare la decalcificazione pigiando il tasto con luce arancione fissa.

A parte questa operazione di manutenzione ordinaria da eseguire periodicamente in base alla frequenza di utilizzo, per il resto mi basta un panno umido per pulire l’esterno e provvedere a svuotare il contenitore delle capsule usate e la vaschetta raccogli-gocce. Oltretutto i due componenti si rimuovono con estrema facilità.

Smeg LM200 ha dimostrato durate il test di riuscire a erogare rapidamente un espresso di buona qualità senza punti deboli degni di nota. Anche il funzionamento intuitivo e la facilità di pulizia sono due apprezzabili qualità, così come la possibilità di regolare e memorizzare la lunghezza del caffè.

Tuttavia rappresentano caratteristiche che possiamo trovare in molti prodotti concorrenti ma dal prezzo decisamente più conveniente. Infatti, secondo la mia opinione, l’unico limite di questa macchina da caffè espresso a capsule è il costo alto, diretta conseguenza del design originale.

Bosch Tassimo Vivy 2

Bosch Tassimo Vivy 2

Pro

  • Design elegante
  • Si può posizionare anche una tazza grande
  • Funzionamento con un solo tasto
  • Ampia varietà di capsule per preparare molte bevande
  • Pulizia accurata di ogni componente

Contro

  • Caffè espresso poco cremoso
  • Funziona solo con capsule Tassimo
  • Non è possibile regolare e memorizzare la lunghezza del caffè

Bosch Tassimo Vivy 2 è una macchina per caffè espresso a capsule con dimensioni piuttosto compatte in linea con prodotti concorrenti. Il design è curato nei minimi particolari per offrire uno stile elegante e moderno che bene si abbina a qualsiasi arredamento e rende l’apparecchio gradevole alla vista. Le parti in plastica solitamente più delicate come ganci del coperchio per l’accesso al portacapsule e attacchi del serbatoio le ho trovate robuste e progettate per durare nel tempo.

La tanica da 0,7 litri è integrata sul lato sinistro della macchina, offrendo la comoda visione del livello dell’acqua e una pratica rimozione per lo riempimento. Il beccuccio erogatore è stato posizionato molto in alto così da creare lo spazio sufficiente per utilizzare tazze alte per la preparazione di cappuccino, latte macchiato e altre bevande. La base di appoggio funge anche da vaschetta raccogli-gocce e risulta di facile rimozione per svuotamento e pulizia.

La macchina funziona solo con capsule Tassimo acquistabili online. Tuttavia l’ampia varietà di miscele di caffè e bevande consente di soddisfare la maggior parte dei gusti. Il pannello di controllo essenziale fa presumere un funzionamento davvero semplice.

Infatti, dopo aver posizionato la capsula e abbassato il coperchio, devo solo premere il pulsante con il simbolo della tazzina e attendere qualche secondo per l’avvio dell’erogazione. Il tempo di riscaldamento è piuttosto rapido grazie alla potenza di 1300 W.

Tra gli aspetti positivi evidenzio la pulizia molto completa. Oltre al serbatoio e alla vaschetta raccogli-gocce, sono in grado di smontare l’infusore seguendo le chiare istruzioni allegate e provvedere a un accurato lavaggio. Particolare di grande rilevanza visto che alcuni competitor non permettono tale operazione, andando così a compromettere nel tempo le prestazioni e la longevità della macchina.

Bosch Tassimo Vivy 2 offre come punti di forza la facilità di utilizzo e pulizia nonché una notevole solidità costruttiva.

Secondo la mia opinione risulta una valida scelta di acquisto per chi consuma caffè lungo o americano e nel contempo desidera gustarsi varie tipologie di bevande sfruttando una disponibilità di circa 40 specialità. Prevedendo il solo consumo di caffè espresso non la ritengo la soluzione migliore vista una qualità, a mio avviso, inferiore rispetto ad altre tipologie di capsule.

Come scegliere una macchina da caffè a capsule

La macchina da caffè con capsule è un elettrodomestico estremamente pratico. Sono prodotti che permettono di preparare un caffè di buona qualità, senza dover effettuare una preparazione laboriosa come quella che si dedica alle macchine per caffè espresso manuali. Prima dell’acquisto però, bisogna conoscere le caratteristiche principali dei modelli messi in commercio. Il primo aspetto da tenere in considerazione è di tipo logistico.

Alcuni prodotti necessitano di uno spazio molto ampio e di ripiani stabili e solidi. Inoltre si deve controllare la presenza di prese elettriche libere per evitare interferenze con altri piccoli elettrodomestici.

Dopo queste verifiche iniziali si deve valutare la quantità di caffè che si deve produrre nel corso della giornata, per stabilire la portata della macchina adatta alle proprie esigenze.

Tra i vantaggi di questi prodotti, rispetto ai modelli comuni,  vi è sicuramente la semplicità di utilizzo perché il caffè non deve essere dosato,dato che le capsule sono monoporzione.

Anche le operazioni di pulizia e manutenzione sono molto facili. Mediante un semplice panno umido si possono eliminare eventuali schizzi di caffè presenti sulla parte esterna. Per la pulizia del bussolotto (che deve avvenire dopo ogni erogazione di caffè) basta anche un passaggio sotto l’acqua corrente e un’asciugatura approfondita con lo strofinaccio. Particolare attenzione deve essere riservata alla pulizia del vano capsula che deve avvenire a elettrodomestico spento e con un panno asciutto.

Il corpo centrale della macchina da caffè in capsule può essere costituito sia in plastica rigida che in alluminio. Entrambi i materiali hanno la particolarità di essere molto resistenti al calore e non si deteriorano con il passare del tempo. Nella parte inferiore è situato un cassetto raccogligocce non estraibile e costituito dello stesso materiale del corpo centrale, coperto da una griglia in alluminio dove si poggiano le tazzine o i bicchierini di plastica.

Per eliminare il calcare che si deposita sul fondo si deve effettuare un lavaggio speciale con prodotti decalcificanti. Alcuni modelli presentano un filtro anti-calcare removibile e per la sua pulizia è molto efficace una soluzione a base di acqua e aceto. Il sistema di erogazione dell’acqua calda utile per la produzione di altre bevande da bar, è costituito da una lancia resistente al calore che consente di operare in completa sicurezza e si attiva mediante una manopola.

Le macchine da caffè con capsule, non essendo destinate ad un uso professionale hanno una pompa a pressione da 9 bar, alcuni modelli sono molto più potenti e raggiungono anche i 19 bar.

I modelli monoporzione preparano il caffè espresso pigiando un pulsante stop&go ricoperto con materiale antiscivolo e hanno un led luminoso che indica la temperatura dell’acqua. Inoltre sono dotate di un sistema di controllo per la quantità di caffè nella tazza che si attiva/disattiva manualmente.

I modelli più complessi sono dotati di una pulsantiera multifunzione che consente di selezionare il programma adatto alla bevanda da preparare e dopo l’erogazione espelle la capsula all’esterno o la invia in un contenitore posizionato nella parte inferiore della macchina. Gli ultimissimi modelli emettono anche un segnale acustico che avvisa quando è terminata l’erogazione e consentono di utilizzare diversi tipi di capsule.

Uno dei dubbi che desta preoccupazione negli acquirenti interessati a questi prodotti è il consumo energetico. Generalmente chi beve molto caffè preferisce lasciare sempre accesa la macchina. In questo modo l’acqua all’interno del serbatoio non si raffredda e non si aspetta molto tempo per l’erogazione della bevanda. Fortunatamente non si corre il rischio di trovare delle brutte sorprese in bolletta perché il consumo in stand-by non è eccessivo. Molti modelli sono dotati di un sistema di spegnimento automatico che si attiva dopo 30 minuti dall’ultima erogazione.

Il caffè in capsula ha un sapore diverso rispetto a quello della moka o della caffettiera elettrica, perché l’involucro che lo contiene è impermeabile, l’aroma non si disperde e viene trattenuto all’interno. Per questo motivo prima dell’acquisto è preferibile chiedere al personale di effettuare una degustazione che consenta di scegliere la miscela che si avvicina al proprio gusto personale.

Dopo l’utilizzo non tutte le capsule possono essere riciclate anche se l’esterno è costituito in plastica o in alluminio. I costi per lo smaltimento infatti sono elevati. Purtroppo in molti casi il loro ciclo vitale si esaurisce con l’utilizzo per cui sono state create e sono destinate a finire in discarica insieme agli altri rifiuti indifferenziati.

Quanto costa? A quello dell’elettrodomestico bisogna aggiungere il costo delle capsule che sono specifiche per ogni modello. Si parla infatti di sistemi chiusi e aperti. E questo è un fattore molto importante che può influenzare la scelta finale.

I sistemi aperti infatti consentono di utilizzare capsule di altre marche di tipo compatibile, offrendo la possibilità di ridurre i costi della fornitura. Il prezzo medio di una capsula per sistema chiuso è di 0,40 cent e se si stima che il consumo giornaliero è di 3-4 caffè, una fornitura completa può costare anche 500 euro all’anno. Le capsule compatibili invece hanno un costo di circa 0,20 cent.

Domande frequenti

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